Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

30 ottobre 2007

Linux Day 2007 a Catanzaro

Sabato 27 Ottobre si è svolto presso l’Hotel Niagara (Marina di Catanzaro), il Linux Day, un evento svolto in contemporanea in 118 città italiane e per la prima volta nella città di Catanzaro.

L’evento è stato organizzato dall’associazione Hacklab Catanzaro in collaborazione con l’Hacklab Cosenza. Il Linux Day è il momento in cui esperti, appassionati o semplici curiosi, si confrontano attorno i temi dell’informatica, della libertà e della diffusione della cultura tecnologica.

Nella sessione mattutina si sono approfonditi gli aspetti tecnici filosofici e culturali del Software Libero e dell’Open Source, con gli interventi "Legalità e Software" (Nuccio Cantelmi), "Introduzione al Software Libero" (Umit Uygur) ed "Imprese e Software Libero" (Leonardo Aggazio). Alla manifestazione era presente un folto pubblico di interessati che hanno partecipato attivamente alle varie dimostrazioni pratiche tenute nel pomeriggio dai ragazzi dell’Hacklab.

Presente anche una delegazione dell’Assessorato alle Innovazioni Tecnologiche del Comune di Catanzaro che, sulla scorta di quanto già fatto in numerosi comuni italiani, si è detto disponibile ad un progetto pilota anche nel capoluogo regionale.

Molti gli imprenditori presenti in sala attratti dalle prospettive economiche vantaggiose nell’utilizzo e nella distribuzione del software libero.

“Malaffare, legislazione, giustizia: la Calabria incontra Gherardo Colombo”

Giorno 30 ottobre alle ore 17,00 nella sala del consiglio Comunale di Catanzaro è stato ospite dell’associazione Ulixes degli universitari di Calabria il magistrato Gherardo Colombo. “Malaffare, legislazione, giustizia: la Calabria incontra Gherardo Colombo”; questo il titolo di un evento di straordinario valore. L'ex magistrato di "mani pulite", che cinque mesi fa si e' dimesso dal suo ruolo di giudice della Corte di Cassazione, rispondendo alle domande sul funzionamento della giustizia ha affermato: "La giustizia funzionava male e funziona male, anche se sono cambiate alcune cose e alcuni magistrati hanno acquisito il rilievo della loro indipendenza".
Colombo ha evidenziato la necessita' di arrivare a nuove regole: "Servirebbero nuove regole, sarebbe necessario un nuovo codice di procedura penale perché quello attuale ormai risale a molti anni fa. Ma per un cambiamento è necessario avviare un percorso. Per far funzionare la giustizia, infatti, é necessario che si cambi la relazione tra cittadini e le regole". Tra gli argomenti di svolta indicati dall'ex magistrato, ci sono: "Il cambiamento delle regole, maggiori mezzi per la giustizia, una maggiore organizzazione degli uffici giudiziari e curare - ha concluso Gherardo Colombo - la professionalita' di tutti gli operatori della giustizia". Rivolgendosi poi agli studenti Colombo ha aggiunto che "per cambiare bisogna iniziare da se stessi. Bisogna cambiare mentalità con se stessi e con tutti gli altri"."Continuano ad emergere notizie di fatti sporadici di corruzione e, come dimostra "Trasparenza international" nel suo rapporto annuale, la percezione della corruzione in Italia e' ancora molto elevata"



29 ottobre 2007

Esposizione su Michelangelo a Cosenza

Cosenza Centro Storico

Alla presenza del Ministro per i Beni e le Attivita' Culturali, Francesco Rutelli, sara' inaugurata domani alle ore 17,30, alla galleria nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza, la mostra "Michelangelo-disegni ed altri tesori dalla casa Buonarroti di Firenze"

Cosenza, 29 ott. - Alla presenza del Ministro per i Beni e le Attivita' Culturali, Francesco Rutelli, sara' inaugurata domani alle ore 17,30, alla galleria nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza, la mostra "Michelangelo-disegni ed altri tesori dalla casa Buonarroti di Firenze". La mostra, che ha ricevuto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali e' organizzata dalla Provincia di Cosenza, Assessorato alle Politiche Culturali, con il contributo della Fondazione Carical ed il coordinamento scientifico della Casa Buonarroti ed espone numerosi disegni originali e rare carte autografe di Michelangelo, custoditi nella Casa Buonarroti di Firenze che per l'occasione ha permesso che venissero trasferiti a Cosenza. Tre le sezioni dell'esposizione che restera' aperta, gratuitamente, sino al prossimo 13 Gennaio 2008: la Casa Buonarroti; il Volto di Michelangelo; l'ultima contiene i disegni autografi.


28 ottobre 2007

Calopresti riscopre l'amore per il cinema "Racconto i sogni dei ragazzi del Sud"

Il regista ha presentato alla Festa Internazionale di Roma (fuori concorso) "L'Abbuffata", con Abatantuono, Valeria Bruni Tedeschi e Gerard Depardieu, che però fa una brutta fine guardando la tv italiana: "Un teatrino da morire di noia..."
La storia (un po' cervellotica) di tre giovani calabresi decisi a tutto, pur di realizzare il loro film. "In quella terra non c'è solo Ammazzateci tutti, ma persone con tanta voglia di fare"


ROMA - Una riflessione sul cinema - su quello italiano, in particolare - in tipico stile alla Mimmo Calopresti: un po' ribelle, un po' anomalo, un po' cervellotico. Si chiama L'Abbuffata, ed è di scena, fuori concorso, in questo penultimo giorno di Festa.

Un tentativo, da parte del regista, di ritrovare amore ed entusiasmo verso la settima arte. Sullo sfondo di un paesaggio troppo spesso trascurato, quello calabrese (la vicenda si svolge a Diamante, paese della costa tirrenica). In questo scenario si muovono sia i tre protagonisti, ragazzi semplici decisi a realizzare il sogno di fare un film; sia alcuni personaggi più maturi e disillusi. Come Diego Abatantuono, regista snob e in crisi creativa, o Gerard Depardieu, che interpreta se stesso. E che sullo schermo fa una brutta fine, proprio mentre fa zapping tra il peggio dei programmi tv di casa nostra.

Ecco la trama. I tre giovani eroi della pellicola sono Paolo Briguglia, Lorenzo Di Ciaccia e Lele Nucera, che insieme alla bella coetanea Elena Bouryka, vogliono a tutti i costi fare un film sulla storia della nonna di uno di loro. Prima chiedono aiuto ad Abatantuono, cineasta che da anni vive nel loro paese, isolato da tutti (e che ha avuto una storia con la barista Donatella Finocchiaro); poi però decidono di andare a Roma per farsi aiutare da un amico attore (interpretato dallo stesso Calopresti). Dopo la trasferta tornano a casa apparentemente con un pugno di mosche in mano; ma tutto cambia quando Valeria Bruni Tedeschi, conosciuta a un party nella capitale, convince il suo fidanzato - ovvero il divo Gerard Depardieu - a sbarcare a Diamante, per partecipare al progetto. Ma l'abbuffata preparata in suo onore dagli abitanti del luogo avrà conseguenze imprevedibili...

Una pellicola, vista in anteprima questa mattina, che non ha convinto la platea di critici: alla fine della proiezione, gli applausi sono stati pochi. Ma Calopresti è uno di quegli autori che si possono sia amare sia detestare, data la sua inquietudine un po' nervosa, mai del tutto risolta: "E' vero, non mi mi sento mai tranquillo né pacificato - ammette lui, in conferenza stampa - specie quando si parla di cinema. Ma negli ultimi anni ho incontrato tanti ragazzi che continuano a pensare al cinema come a un mondo di sogni: vedere questa forte vitalità è stata una gioia. Via via che li incontravo, ho capito che su questa idea di felicità attraverso il cinema potevo fare un film. Su gente che non chiede nulla alla politica, né soldi al Ministero: magari non riescono a realizzare il loro progetto, ma il fatto di averci provato, è giù tutto. Per loro, così come per me."

Uno stato d'animo riscoperto dallo stesso Calopresti, nel realizzare L'Abbuffata. Film che deve la sua nascita al contributo della sua ex fidanzata e amica Valeria Bruni Tedeschi, anche lei oggi a Roma (un'altra celebre ex, Flavia Vento, appare nella pellicola, in un cameo): "Ho letto questo soggetto, prodotto in Iran, e l'ho mandato subito a Mimmo - racconta Valeria - e lui l'ha trovato bello e poetico". Decidendo di portarlo su grande schermo: ambientandolo non nel lontano paese asiatico, ma tra i giovani del nostro meridione.

"I ragazzi del Sud non sono solo quelli di 'Ammazzateci tutti' - dichiara il regista - ma persone che vogliono amare, vogliono fare. Come i protagonisti del film. Sono loro la vera speranza della Calabria. Spesso i calabresi della nuova generazione vengono rappresentati solo quando sono il problema, e questo è sbagliato. Certo, a chi si batte contro la 'ndrangheta esprimo tutta la mia solidarietà: anche in questi giorni, in cui difendono un magistrato (De Magistris, ndr), si stanno facendo onore".

Ma, al di là della rappresentazione di una gioventù un po' diversa dai cliché, va detto che il film è anche disseminato di figure più o meno autobiografiche. Come il personaggio di Abatantuono, regista che - dice ancora Calopresti - "si prende troppo sul serio. Vede il cinema come mondo separato, intellettualizzato. Insomma, col ruolo di Diego mi prendo un po' in giro. Così come nel personaggio dell'attore, che io stesso interpreto".

Infine, un altro tema forte del film: la critica alla tv, dai reality ai talk show come Porta a porta. "E' un mondo che io stesso subisco tutte le sere - conclude il regista - mi sembra un teatrino ormai finito, un po' come il governo Prodi che va continuamente sotto. Di fronte al piccolo schermo si rischia di morire, se non altro di noia...". Ma l'antidoto, per lui, c'è: ed è, ovviamente, il cinema.

Claudia Morgoglione (Repubblica.it)



27 ottobre 2007

A Cosenza una manifestazione nazionale per la Giustizia: oggi in piazza con i drappi bianchi

COSENZA - “La Calabria onesta non ci sta”. Con questo slogan e con tanti drappi bianchi, oggi scenderanno in piazza pro Luigi De Magistris. La manifestazione nazionale a sostegno dell’opera del magistrato di Catanzaro, al quale è stata sfilata l’inchiesta Why not che vede indagati anche Prodi e Mastella, vedrà i partecipanti muoversi in corteo portando con se un drappo, una sciarpa, un pezzo di stoffa bianca. Per una iniziativa che si preannuncia molto partecipata.
Ad organizzarla il Comitato per De Magistris, gruppo spontaneo di cittadini in difesa dello stato di diritto e della legalità. La manifestazione, che, come anticipato due giorni fa, si terrà a Cosenza sabato alle 17,30, con concentrazione a piazza Fera, sta raccogliendo sempre maggiori adesioni. Ieri mattina i componenti del Comitato hanno presentato ufficialmente, nella sala consiliare del Comune di Cosenza, i dettagli del corteo e hanno ribadito con un documento l’importanza dell’iniziativa.
«Siamo convinti - si legge all’inizio del testo diffuso ieri - , che la giustizia debba fare il suo corso perché non possono esistere persone “intoccabili”. Non possiamo permettere che in Calabria i soliti comitati di affari gestiscano illecitamente risorse che sono destinate alla crescita economica e sociale del nostro territorio; né tanto meno possiamo accettare che non venga fatta piena luce sulle responsabilità politiche del mancato sviluppo della nostra regione.
Non lasciamo che si metta il bavaglio alla verità; scendiamo in piazza indossando qualcosa di bianco, anche solo una fascia o un nastrino, quale simbolo di trasparenza e voglia di chiarezza».
Alla manifestazione hanno già aderito la Cgil Cosenza, Sinistra Democratica, le associazioni Emily, Bella Ciao, Ammazzateci
tutti, il Meetup cosentino del blog di Beppe Grillo, i Verdi di Cosenza, il Prc provinciale, il Meetup di Grillo di Crotone e Vibo, l’associazione Savuto Libero, Cgr Calabria Comitato giovanile, Rete Democratica, Rete per la Calabria, Libero Moranese,
Città Futura, Unione degli Studenti, Gens, Calabria Protagonista, Centro Sociale ex Villaggio del Fanciullo, l’associazione
Cosentino, l’Aismed. Liceo classico Gioacchino da Fiore di Rende, Liceo scientifico Pitagora di Rende, Liceo Classico Telesio di Cosenza, il Nuovo Partito di azione, Fata morgana e Sinistra rossoverde.

Antonio Morcavallo

da “Il Quotidiano della Calabria”

24 ottobre 2007

E’ nata a Reggio Calabria la prima impresa calabrese per l’arte.

Il 16 ottobre è stato pubblicato sul sito "calabresi.net" un articolo molto interessante riguardo la nascita della prima impresa calabrese che eroga servizi per l'arte; notizia per niente pubblicizzata e che ho deciso di pubblicare integralmente sul mio blog con l'invito a visitare il sito che la riporta.

Segnalato da Paolo Barbalace
martedì 16 ottobre 2007

ARTeS: valorizzazione, progettazione e comunicazione culturale.
E’ nata a Reggio Calabria la prima impresa calabrese che eroga servizi per l’arte.

Impresa e arte. Un connubio che può sembrare difficilmente traducibile in termini pratici, eppure non è così. In Calabria c’è chi crede e investe sul patrimonio storico-artistico e punta sulla progettazione e sulla comunicazione culturale.

L’imprenditrice Ylenia Anna De Marco, dottoressa in Conservazione dei Beni Culturali, sostiene che “esiste una strettissima correlazione tra uso e prospettive di sopravvivenza dei beni stessi e dunque occorre impegnarsi nella gestione di progetti culturali”.

Da questa idea nasce la sua impresa: ARTeS.
Una ditta di Servizi e Consulenza per l’Arte che opera nel territorio calabrese, per progettare e realizzare servizi finalizzati alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale.

ARTeS è stata ideata per diffondere la conoscenza delle opere d’arte presenti nel territorio reggino e calabrese e renderle così fruibili e integrate in un’offerta turistica di qualità.
L’impresa opera nel settore dei Beni Culturali e offre un’ampia gamma di servizi, sia di tipo conservativo che promozionale. Si propone come punto di riferimento per la progettazione culturale, si occupa di catalogazione, indagini storico-artistiche, consulenza per interventi di conservazione e restauro, ma anche di organizzazione di eventi e mostre.
Organizza visite guidate ed opera nel campo della didattica museale proponendo e suggerendo diversi livelli di lettura delle opere d’arte.
La progettazione culturale di ARTeS si basa su tre obiettivi: la conoscenza e il godimento del patrimonio culturale; l’identità culturale; lo sviluppo economico del settore.

Punta, inoltre, ad una migliore conoscenza quantitativa e ad una gestione mirata dei Beni Culturali, senza trascurare i problemi di tutela, che comprendono sia i valori culturali, sia i valori d’uso.
Per Ylenia Anna De Marco “ARTeS non è soltanto un’opportunità lavorativa, ma una passione che si concretizza”.

L’amore per l’arte ha dato vita ad ARTeS, impresa che si sviluppa in un territorio dalle profonde radici culturali, storiche ed artistiche e che quindi generosamente si presta a questa innovativa attività.


20 ottobre 2007

I colori di Lamezia Terme in mostra a Firenze

LAMEZIA TERME. È stata presentata in videoconferenza con il Comune di Firenze, la mostra di foto e dipinti sul centro storico di Lamezia Terme realizzata dai lametini Aldo Canino e Giuseppe Lauria che domenica sarà inaugurata a Palazzo Vecchio. Alla videoconferenza erano presenti il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, e la Giunta comunale. Da Firenze sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale Eros Cruccolini, gli autori della mostra e il rappresentante dell’associazione calabrese “Esperia”, Carlo Scaramuzzino. “ “I colori puliti del sud”. È il titolo della mostra - è scritto in una nota - che dà il senso del legame tra la città di Lamezia Terme e quella di Firenze. Un evento che sancisce il patto di solidarietà nato tra le due città, che testimonia l’amicizia e il dialogo che sta nascendo e che si spera possa rafforzarsi ancora di più in futuro”. All’inaugurazione della mostra saranno presenti, oltre a Cruccolini anche Jean Leonard Touadi, assessore comunale di Roma; Lorenzo Marzullo, presidente della Commissione Pace del Consiglio comunale fiorentino e il sindaco di Lamezia, Speranza. A Firenze sarà presente anche una delegazione di studenti lametini delle scuole superiori e i giovani del laboratorio teatrale comunale “Legami”. “La mostra di foto e dipinti - ha detto Speranza - che ritraggono o sono ispirati alla nostra città, complicata ma al tempo stesso bella e affascinante, all’interno di Palazzo Vecchio entusiasma me e tutta la comunità che rappresento. L’immagine vera, semplice, sincera, positiva, solidale di Lamezia raggiunge una grande capitale dell’Europa di ieri e di oggi come Firenze”. La mostra sarà visitabile tutti i giorni, gratuitamente, durante l’apertura del Palazzo comunale di Firenze dal 21 al 28 ottobre. Un ponte quindi con i colori della legalità, non solo uno slogan, ma un progetto fattivo. “Il rapporto con una città come Firenze - sostiene Speranza - che ha un valore universale, con una amministrazione di alta qualità, con un sindaco che non a caso è presidente di tutti i sindaci, con un Consiglio comunale diretto da un presidente di forte sensibilità, non può che essere per noi lametini uno stimolo ed una marcia in più. La legalità, la pace, la nonviolenza, la solidarietà, la giustizia sociale, sono valori condivisi dai due comuni. Lamezia è una città viva, colorata dai sorrisi autentici delle giovani generazioni, con un carico di sogni e speranze che non vanno deluse”.
Fonte: ilgiornaledicalabria.il

17 ottobre 2007

Calabria - Manifestazione in memoria di Francesco Fortugno

Lo striscione con la scritta ''Qui per Fortugno e la legalita''' retto dai ragazzi della scuola media Maresca di Locri ha aperto il corteo organizzato in occasione del secondo anniversario dell'omicidio di Francesco Fortugno al quale stanno partecipando centinaia di ragazzi di tutte le scuole medie e superiori di Locri e di altri istituti provenienti da varie zone della Calabria. Prima dell'inizio del corteo, nella piazza cui e' stato dato il nome del politico ucciso, e' stato piantato ''l'ulivo della legalita''', voluto dalla moglie e dai figli del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, a fianco della stele che ricorda Fortugno, ''come simbolo dell'impegno di tutti contro tutte le criminalita'''. Al corteo stanno partecipando, oltre alla vedova Fortugno, Maria Grazia Lagana', ed ai figli, il prefetto di Reggio Calabria, Francesco Musolino, il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione, i vicepresidenti dello stesso organismo, Giuseppe Lumia e Mario Tassone, e sindaci della zona. Nel corpo del corteo sono presenti anche i gonfaloni della Regione, della Provincia di Reggio e dei Comuni di Polistena, Locri, Siderno, Caulonia, San Luca e Cinquefrondi. Dopo una breve sosta davanti a Palazzo Nieddu, dove Fortugno fu ucciso il 16 ottobre di due anni fa, la manifestazione si sta adesso portando all'Istituto magistrale di Locri dove si svolgera' una tavola rotonda. I ragazzi marciando verso la scuola scandiscono slogan e mostrano striscioni e cartelli su due dei quali c'e' scritto: ''La forza, priva di saggezza, crolla sotto il suo stesso peso'', e ''La violenza e' lo specchio di una societa' superficiale, senza capacita' di esprimersi''. (ANSA)



LOCRI. "Ringrazio e abbraccio simbolicamente tutti. Ho sempre sentito tutta la gente molto vicina e mi ha dato la forza di andare avanti giornalmente nella mia battaglia opera la ricerca della verita' e della giustizia non solo nel caso della morte di mio marito, ma per tutte le altre vittime". Lo ha detto Maria Grazia Lagana', vedova del vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Fortugno, ucciso due anni fa durante le manifestazioni svoltesi in ricordi di suo marito."Il fatto che e' successo e' molto grave ed io chiedero' che si indaghi sulla morte di questo ragazzo", ha detto Maria Grazia Lagana', commentando la notizia del suicidio di Bruno Piccolo, collaboratore di giustizia nell'inchiesta sul delitto dell'uomo politico. "Ora - ha aggiunto la Lagana' - bisogna spingere per cercare la verita' fino in fondo, anche in un momento caldo e cosi' intenso del processo". Ed il Presidente del Senato, Franco Marini, conversando con i giornalisti dopo la Messa nella cattedrale di Locri in ricordo del vice presidente, ha detto che "a Locri il ricordo di Franco Fortugno e' ancora forte, cosi' com'e' forte tra di noi in tutta la politica nazionale ed io sono qui per ricordarlo. In questi casi c'e' una sola strada a cui affidarsi ed e' il lavoro difficile ma serio che le forze dell'ordine e la magistratura fanno sempre nell'attesa e con la volonta' di vedere svelata tutta la verita', che e' il modo migliore per onorare la memoria di Franco Fortugno". "La notizia del suicidio del pentito Piccolo apre scenari inquietanti. E' difficile fare ipotesi, serve piuttosto un'immediata indagine per stabilire le connessioni con il caso Fortugno: e' evidente che non si tratti di un fatto di secondaria importanza", ha detto dal canto suo il vicepresidente della Commissione Antimafia, Mario Tassone, vicesegretario dell' Udc. "A due anni dalla morte del vicepresidente del consiglio della Regione Calabria, Francesco Fortugno, non basta un semplice ricordo, ma serve una seria presa di coscienza: finche' non saranno individuati i mandanti, la Calabria non avra' pace e la lotta alla criminalita' organizzata non sara' stata efficace fino in fondo"

13 ottobre 2007

Calabria Film Festival


Omaggio ad Aroldo Tieri

Fra i vari omaggi che la prima edizione del Calabria Film Festival ha voluto fare a nomi illustri del cinema, italiano e non, particolare importanza riveste quello ad Aroldo Tieri, calabrese di nascita, interprete di teatro, cinema, televisione e radio. Oltre ad avergli dedicato uno dei Quaderni del Festival, dei quali si parlerà domani alle 11.30 all'Aula Magna, Alessandro Canadé si è occupato anche del reperimento di una pellicola rara, del 1961, che vede Tieri fra i protagonisti, esordio alla regia di Indro Montanelli, insieme a Mario Crateri ed Enrico Gras. Tratto da un testo teatrale scritto dallo stesso Montanelli, che ne ha curato anche la sceneggiatura, "I sogni muoiono all'alba" verrà proiettato questa sera al cinema Citrigno. Ambientato a Bucarest nel 1956, racconta di cinque giornalisti italiani, di diverse ideologie politiche, che si trovano a trascorrere insieme le ultime drammatiche ore nella notte fra il 3 e il 4 novembre, prima dell'invasione dell'Ungheria da parte dei carri armati russi. Accanto a Tieri, che interpreta Antonio, ex partigiano redattore di un giornale comunista, Renzo Montagnani, Lea Massari, Ivo Garrani, Mario Feliciani, Rina Centa e Gianni Santuccio.




da: "La provincia cosentina"

Intervista con Ettore Scola sulle sorti del cinema

La vita a volte è strana, ti alzi e pensi che sia un giorno come tutti gli altri. Lavoro da fare, dischi da ascoltare, articoli da scrivere, programmi radiofonici da preparare. Il cinema non è nelle mie competenze e priorità, ma quando capitano occasioni del genere, bisogna coglierle al volo. C’è da intervistare un maestro del cinema come Ettore Scola, venuto a Cosenza per il Film Festival Calabria, non più di cinque minuti ed un telefono a disposizione, non serve altro se non la capacità di sintesi e di relazionarsi con il personaggio. E’ così che un giorno normale ti resterà impresso nella memoria.
Qual è la sua prima impressione su questo Calabria film festival? «Guardando il programma, mi pare molto interessante, pieno di film giovani. Non ci resta che sperare nei giovani, visto che i vecchi oramai sono vecchi».
Ma i maestri restano sempre tali e di loro c’è bisogno. «I vecchi maestri se servono a qualcosa non lo so. Devo dire che dall’incontro che ho avuto con gli studenti dell’Unical, dai loro interventi, ho avuto modo di cogliere come questi giovani hanno una giusta percezione del cinema che, seppure non tecnica, non specifica, ma inserita nel dovere del cittadino ed un regista è un cittadino prima di tutto. Deve tenere conte della realtà che lo circonda, della realtà in cui vive, della realtà che vuole cambiare. Visto che la realtà italiana è da cambiare, molte speranze sono riposte nei giovani ». Per fare questo c’è bisogno di quegli incentivi che la nostra Italia non rende al cinema nella misura in cui ne riceve lustro. La classe politica ama fare passerella nei festival del cinema, anche in uno piccolo come questo, ma in concreto non attua politiche di sostegno all’industria cinematografica. «Dicono tante parole, anche troppe. In tv nei galà festivalieri, ma c’è una parola che quasi nessuno usa ed è la parola cultura. E’ una parola di cui si diffida, e non è una questione di oggi. Quando ho iniziato a fare cinema c’era il regime democristiano che non è che fosse amico della cultura. Sappiamo cosa hanno sofferto registi come Rossellini o De Sica, mica ragazzetti alla prima esperienza. Alcuni loro film hanno avuto successo prima in Francia piuttosto che in Inghilterra o Germania e poi, di ritorno, hanno ottenuto il riconoscimento in Italia. Il destino di “Ladri di biciclette” che ha avuto successo in Francia prima che da noi. Così Rossellini è diventato un mito prima francese molto prima che italiano. Qui la cultura è sempre stata vista con diffidenza, forse perché la cultura è contraria al potere e allora è un veleno».
Allora che consiglio può dare un maestro come lei ad un giovane che vuole esprimersi attraverso il cinema? «Di non fare il cinema solo perché è piacevole, ti dà la possibilità di girare il mondo, conoscere attori ed attrici. Non è questo il cinema, almeno non va fatto con questo spirito. Il cinema deve essere come ogni altra professione, che sia il medico o il falegname, va fatta con grande sincerità e partecipazione e convinzione che qualcosa di nuovo e diverso si può portare. Quindi se un giovane vuole fare il cinema perché è più comodo così appare ed avrà successo, alla fine non resterà nulla di questo giovanotto. Mentre se pensa che vive in una società che può anche essere cambiata da quello che lui fa e che lui dice, allora sicuramente avrà successo e diventerà un bravo regista».
Eliseno Sposato


10 ottobre 2007

Ecco la nuova stagione del Politeama


da: ilDomanionline

Presentate ieri mattina nel foyer del teatro catanzarese tutte le novità del cartellone e della Fondazione per il prossimo anno. La “nuova epoca” sarà contrassegnata da un calendario frizzante e particolarmente vario: dal tango al musical, dalla classica alla prosa. Ma anche lirica, blues e jazz


di Carmen Loiacono

CATANZARO — Che il sovrintendente e direttore artistico Mario Foglietti avrebbe tirato fuori dal cilindro tutte le sue migliori carte, c’era da aspettarselo. La nuova epoca del teatro Politeama, o meglio della Fondazione, non può necessariamente lasciare nulla al caso. Banco di prova soprattutto politico, il sesto cartellone del giovanissimo teatro catanzarese è frizzante, vario e di indiscutibile qualità e il “varo” di ieri mattina è servito proprio a dimostrare che, nonostante le articolate vicissitudini amministrative, il Politeama vuole guardare davanti a sè, comunque. Ecco allora il nuovo Cda della Fondazione al completo o quasi - unica assente Giusy Mardente -, comprese le “vecchie” leve che, anzi, se pungolate hanno ruggito come fossero ancora della squadra - vedi Sinibaldo Esposito, che si è soffermato sul settore tecnico di bilancio -, tutti insieme a dimostrare che certe situazioni vanno accantonate. E che poi il Cda non è tanto cambiato: «Siamo tutti gli stessi», non ha esitato ad affermare il sindaco Rosario Olivo indicando al suo fianco Antonio Argirò - assessore alla Cultura del Comune e vice presidente -, Marcello Furriolo in rappresentanza della Regione, Alcide Lodari per il Consiglio comunale, Wanda Ferro per la Provincia. Al di là delle bandiere e delle differenti opinioni, tutti uniti in nome di quella stessa arte che ha spinto l’Università Magna Graecia al suo ingresso ufficiale al Politeama, partecipando alla presentazione del cartellone 2007/2008 con la professsoressa Donatella Monteverde, in rappresentanza del rettore Francesco Costanzo. Già, perché la prima vera novità della nuova “epoca” sembra essere prima di tutto quella dell’ingresso dei privati nella Fondazione: da sempre dsiderate, le collaborazioni “non istituzionali” sono arrivate con l’Ateneo catanzarese e con la banca Carime. Primo risultato è il concerto di un grande maestro quale è Salvatore Accardo che chiuderà la nuova stagione. Alla grande, così come l’inizio. Nel complesso, la programmazione è quantificata in un milione e 300mila euro, 100 mila euro più 100mila euro meno, stando a quanto ha dichiarato il direttore generale Aldo Costa. La sua e quella di Foglietti sono state le figure più “discusse”, ma per il momento, entrambi hanno firmato il cartellone e il loro nome campeggerà sui libretti di sala e sugli opuscoletti per tutta la stagione. Poi si vedrà. E’ ancora una «fase di transizione», per dirla alla Olivo, in cui di certa c’è la volontà di una direzione volta alla produzione, all’intreccio con le altre realtà che si stanno venendo a creare in città - vedi il Conservatorio, che poi sarà Polo delle arti e i corsi di formazioni con le Scuole civiche di Milano che, dopo tanto tempo, sembra siano davvero ad una svolta -, a favore di una cultura che sia «liberante», e che faccia del teatro «un lievito», dove l’arte entra, cresce, e viene esportata verso altri lidi.

Gli spettacoli previsti dal programma

21 ottobre
Tributo al Premio Oscar alla carriera
Ennio Morricone, Orchestra Roma Sinfonietta e Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano. Soprano Susanna Rigacci, maestro del coro Stefano Cucci.

10-11 novembre
Coproduzione Fondazione Politema, Teatro sociale di Rovigo, Centro servizi culturali di Trento, Teatro Goldoni
“Andrea Chénier”
Opera storica in quattro quadri
libretto di Luigi Illica, musica di Umberto Giordano, Orchestra Filarmonica veneta G.F. Malipiero, direttore di orchestra Gianluca Martinenghi, Coro del Teatro Sociale di Rovigo, maestro del coro Giorgio Mazzucato, regia Paul Emile Fourny.

24-25 novembre
Teatro di Roma - Compagnia Lavia Anagni
“Misura per misura”
di William Shakespeare, traduzione Alessandro Serpieri, con Gabriele Lavia, regia Gabriele Lavia.

8-9 dicembre
Associazione Teatro di Roma e Elledieffe
Luca De Filippo in
“Le voci di dentro”
“Tarantella”in tre atti di Eduardo De Filippo, regia Francesco Rosi.

15-16 dicembre
Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia
“Opéra Comique”
dramma giocoso di Nicola Fano, da un’idea di Antonio Calenda, con Tuccio Musumeci e Pippo Patavina, regia di Antonio Calenda.

3-4 gennaio
Tango x 2 Company
“Tango su Historia”
Miguel Angel Zotto, cantanti Maria Jose Mentana e Claudio Garces.

12 gennaio
International music
Laurent Hilaire e Emanuel Legris étoiles del Ballet de l’Opéra National de Paris & Solisti del Ballet de l’Opéra National de Paris.

19 gennaio
KinoMusic
Barbara Hendricks in
Billie’s Blues
Omaggio a Billie Holiday

26-27 gennaio
Teatro Bellini - Teatro stabile di Napoli
“Masaniello”
Musical di Tato Russo con Gianni Fiorellino, Arianna e con la partecipazione di Mirna Doris.

2 febbraio
Fondazione Politeama – Orchestra La Grecìa della Provincia di Catanzaro, Ama Calabria
Lorna Windsor e Mark Milhofer in
“You are the top”
omaggio a Cole Porter, con l’Orchestra La Grècia della provincia di Catanzaro, direttore Antonio Ballista.

8-9 febbraio
Chi è di scena e Diana Oris
“Bello di papà”
Commedia in due atti di Vincenzo Salemme

16-17 febbraio
Cirque Eloize (Montrèal) & Teatro Sunil (Lugano)
“Nebbia, a magical fog”
scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca.

23-24 febbraio
Teatro stabile di Catania
“La lunga vita di Marianna Ucria”
di Dacia Maraini, regia di Lamberto Puggelli.

28 febbraio
Mamusic
Max Raabe e la Palast Orchester
in concerto, al violino Hanne Berger.

7-9 marzo
Teatro Marrucino di Chieti, Teatro di tradizione
“Falstaff”
Commedia lirica in tre atti di Giuseppe Verdi, regia Renato Bruson
maestro concertatore e direttore Marzio Conti, orchestra, coro e corpo di ballo del Teatro Marrucino.

15 marzo
Fondazione Politeama - I Filarmonici di Roma
Uto Ughi, violino solista con l’Orchestra Sinfonica “I Filarmonici di Roma”, direttore Antonio Puccio. Musiche di Ludwig Van Beethoven: Sinfonia n.5 in c minore e Concerto per violino e orchestra in re maggiore op.61.

29-30 marzo
Piccolo Teatro di Milano, Teatro d’Europa
Ferruccio Soleri in
“Arlecchino servitore di due padroni” di Carlo Goldoni, regia Giorgio Strehler.

5 aprile
Resia artist
Kristian Zimerman
al pianoforte, musiche di Chopin, Franz Liszt, Franz Schubert, Johannes Brahms, Edvard Grieg, Béla Bartok, Maurice Ravel, Claude Debussy.

12 aprile
Ruggero Pegna show net
Giovanni Allevi, pianoforte solo

19-20 aprile
Teatro Eliseo
Leo Gullotta in
“L’uomo, la bestia e la virtù”
di Luigi Pirandello, regia Fabio Grossi.

17 maggio
Esclusiva Fondazione Politeama
Omaggio a Luciano Pavarotti
Vincenzo La Scola e l’Orchestra “Verdi” di Milano diretta da Antonio Puccio.

1 giugno
Fondazione Politeama - Associazione Reggio iniziative culturali Salvatore Accardo in concerto, con l’Orchestra “Accademici de la Fenice”, musiche di Felix Mendelssohn - Bartholdy. “Concerto per violino e orchestra in mi minore op. 64” e “Sinfonia italiana”.


8 ottobre 2007

Boom di prenotazioni per il premio Oscar Morricone

Come già sappiamo, dato che la notizia ha destato non poco scalpore, ad inaugurare la nuova stagione teatrale del Politeama il prossimo 21 ottobre sarà il grande maestro Ennio Morricone che, insieme all’Orchestra Roma Sinfonietta, riproporrà alcune delle sue melodie più famose.
Per avere il noto compositore, che ha ricevuto quest’anno il premio Oscar alla carriera, la Fondazione Politeama ha dovuto lottare non poco per battere la concorrenza di altri teatri, italiani e non, e ha dovuto compiere notevoli sforzi, anche di carattere economico.
L’incipit di Morricone, evento fuori abbonamento, ha avuto una risonanza eccezionale: sono infatti moltissime le richieste e le prenotazioni che giungono al teatro non soltanto dalla propria regione, ma anche da altre città italiane. Il grande artista, che vanta una carriera lunghissima e pluripremiata e collaborazioni con i più grandi cineasti della scena mondiale, non è soltanto un compositore di colonne sonore, ma la sua produzione spazia da composizioni corali a musica da camera, da lavori sinfonici per solista e orchestra a opere teatrali. Ha vinto il suo primo Nastro d’Argento nel 1965 grazie alle musiche di “Metti, una sera a cena” ed il secondo solamente un anno dopo per Sacco e Vanzetti. La prima nomination per un Premio Oscar arrivò nel 1979 per la colonna sonora di I giorni del cielo (Days of Heaven), al quale seguirono nel 1986 quella per Mission, che vincerà comunque il Bafta (The British Academy of Film & Television Arts) ed il Golden Globe, poi nel 1987 per Gli Intoccabili, che vincerà il Nastro d'argento, il Bafta, il Golden Globe e il Grammy Award, per Bugsy nel 1992 e nel 2001 per Malèna. Nel 1984,vince un altro Bafta per la colonna sonora di C'era una volta in America, l'ultimo film di Sergio Leone. Il 25 febbraio 2007 gli viene conferito, il Premio Oscar alla carriera. A consegnargli il premio è stato l'attore Clint Eastwood, icona dei film western di Sergio Leone.

1 ottobre 2007

"Notte Piccante": agli altri piace bianca ai calabresi "è piaciuta" "Piccante"

Abitando a Milano da quasi dieci anni, non ho potuto partecipare alla notte bianca, o per meglio dire piccante, tenutasi a Catanzaro sabato 29 settembre. Ho potuto comunque leggere che è stata un'iniziativa che ha attratto per le vie del centro storico molta gente. Ovviamente non essendo presente e sentendo l'esigenza di postare su tale evento, riporto integralmente due articoli letti su "calabriaora" e su "ildomanionline".
In occasione della manifestazione si sono raccolte le firme contro la richiesta di trasferimento di Luigi De Magistris. Invito tutti a sottoscrivere la petizione on line.

Notte Magica di Damiana Riverso Calabriaora
Entusiasmo, delirio, passione. Questi gli elementi al via della notte piccante. Una festa che alla fine sarà per centomila persone.
Già dalle 18e30 Catanzaro è stata invasa dai suoi cittadini che per nulla al mondo si sarebbero persi la prima notte bianca della loro città. Anche se da queste parti piace, è piaciuta “piccante”. I primi ad arrivare sicuramente i giovani attirati dall’aperitivo “Momò”, ma anche le famiglie
erano già presenti su Corso Mazzini per portare i bambini agli eventi a loro destinati.
Si respira un’aria di festa, di gioia che non ha nulla da invidiare alle manifestazioni simili delle grandi città italiane, e perché no anche un pizzico di stupore per la riuscita di questa serata, un evento così estraneo alla nostra città. Le strade e le piazze irriconoscibili, calde e colorate, anche
viadotto Morandi completamente illuminato e suggestivo più che mai. E ancora, spettacoli per tutti i gusti: concerti, arte, sport, sfilate di moda, e soprattutto il cibo, ottimo cibo calabrese. Una festa che ha conivolto gente di ogni età e di ogni ceto, che per una sera ha dimenticato o accantonato
tutto per vivere un momento di leggerezza e allegria in compagnia. I ragazzi sono entusiasti, si incontrano in comitiva, davanti ai cocktail. Un gruppo sale direttamente da Lido, si sono ritrovati nella piazzetta del bar Zeta One e aspettano la sfilata di biancheria intima e i concerti.
La tabella di marcia degli eventi sembra essere rispettata, alle 19e30, infatti, la scrittice Giuseppina Torregrossa presenta il suo libro“L’assaggiatrice”, un mix di eros e gastronomia che narra la storia delle scelte di una donna, mentre si scorge l’assessore Talarico passare da una
piazza all’altra per sovraintedere alla sua opera. Nei vichi, nelle stradine tipiche della città, erano presenti tavole imbandite per gustare il morzello, mentre per gli amanti del buon vino, sul corso erano schierati gli stand del miglior vino calabrese per la festa dell’uva, organizzata
dalla Proloco in occasione proprio della notte piccante. Mentre le ore dell’orologio scorrevano in avanti, la città si riempiva di gente, e anche il pubblico ministero Luigi De Magistris, poco dopo le dieci di sera, giungeva in piazza Matteotti per ricambiare il caloroso abbraccio dei ragazzi dell’associazione “Ulixes”. E ancora gente, tanta gente arrivata per gli eventi in notturni, perché la festa è continuata fino all’alba e si è conclusa con un concerto di musica classica sulla terrazza del San Giovanni, una spaghettata e un buon capuccino e cornetto per tutti.

Catanzaro, duecentomila in piazza per la "Notte Piccante"

E’ stata indubbiamente l’evento dell’anno per la città di Catanzaro, la “Notte piccante”, la kermesse di arte, cultura, spettacolo, intrattenimento e tradizioni che sabato sera ha coinvolto migliaia di persone provenienti da tutta la Calabria.
Parlano di oltre 200.000 persone le stime dell’assessorato al turismo del comune di Catanzaro, sono più caute quelle della prefettura, ma indubbiamente mai a Catanzaro tanta gente ha affollato Corso Mazzini, i vicoli e le piazze fino alle prime luci dell’alba. "La Notte piccante è un evento improntato alla pluridispiplinarietà: intende parlare ad una comunità che si vuole misurare con il proprio patrimonio, la propria identità, i propri sogni , restituendo alla produzione culturale quel valore profondo che esso deve avere in quanto sistema imprescindibile di relazioni tra individui, come rete capace di influire sulla qualità della vita stessa- si legge nella presentazione della manifestazione fatta dal sindaco Rosario Olivo - Questa notte, ci auguriamo possa far vedere sotto una diversa “luce” le nostre piazze, le nostre vie, i nostri centri di aggregazione, i monumenti, i luoghi di culto, la nostra meravigliosa Catanzaro con tutti i suoi quartieri, con l’intento non ambizioso e pomposo, ma molto semplice e preciso di raccogliere parole, emozioni, speranze"
Parla invece di un “messaggio di amicizia” rivolto dalla città di Catanzaro all’intera regione l’assessore al Turismo e al Marketing Territoriale Roberto Talarico: "E’ una notte nella quale il capoluogo abbraccia tutti aprendo le sue “porte” a quanti si lasceranno ammaliare dalla sua proverbiale e genuina ospitalità nel segno del sano divertimento. Sarà un piacevole e indimenticabile intermezzo della propria vita nel quale la città offrirà svariati percorsi emozionali: ci saranno momenti leggeri di puro svago e limpida distrazione, ma anche opportunità per conoscere approfondire e riflettere aspetti più seri della nostra quotidianità. Eventi musicali, culturali, sportivi ed artistici. Intrattenimento, gioia ed allegria ma anche riflessione ed evocazione di un affascinante passato per comprendere meglio il nostro presente".
Volendo fare una prima analisi su questa prima “Notte piccante”, si può tranquillamente affermare che la manifestazione è andata ben oltre questi auspici. Al di là del numero di persone che ieri hanno letteralmente invaso la città, è stata infatti un’occasione grazie alla quale associazioni, commercianti e semplici cittadini hanno fatto quadrato, facendo proprio l’invito degli organizzatori, per dare alla Calabria, e alla nazione intera, l’immagine di un Capoluogo di Regione ancora attivo e vitale nonostante i problemi, le polemiche e gli “scippi” perpetrati da una classe politica non sempre attenta al ruolo centrale che la città di Catanzaro deve svolgere.
Protagonisti della notte piccante sono stati infatti, oltre al “peperoncino” e ai personaggi del mondo dello spettacolo ospiti sui palchi allestiti in diversi punti del centro storico, le decine di aziende agricole e gli artigiani che hanno scelto questa prestigiosa vetrina per esporre i gioielli e i frutti di una terra che non è fatta solo di peperoncini; l’impegno dei commercianti che, messi da parte i problemi legati alla fruibilità di Corso Mazzini, hanno collaborato fattivamente, offrendo con le luci e l’allestimento delle vetrine un pizzico di brio in più alla città, anticipando di parecchi giorni il clima di allegria che si è vissuto nella nottata di sabato. Infine, le decine di associazioni sportive, culturali e di volontariato che grazie al proprio impegno hanno reso possibile animare per l’intera nottata ogni vicolo del centro storico.

Gli appuntamenti

Era previsto per le 18 l’inizio della “Notte piccante”, ma con parecchie ore di anticipo Corso Mazzini è stato preso d’assalto da centinaia di curiosi che, programma alla mano, hanno iniziato a visitare i 31 punti nei quali spettacoli, mostre e degustazioni hanno dato il via alla kermesse di musica, cultura e spettacolo protrattasi fino alle prime luci dell’alba.

Piazza Duomo, la terrazza del San Giovanni e Piazza Grimaldi le mete più visitate grazie al concerto di Paola Turci, Max Gazzè e Marina Rei iniziato alle 22, alle sfilate di moda e biancheria intima presentate da Barbara Chiappini e la diretta radiofonica di radio Studio 54 seguita dall’esibizione dei più grandi DJ della Calabria che hanno fatto ballare tantissimi ragazzi fino alle 5 del mattino.

Ma tanti altri eventi hanno costellato questa prima “Notte piccante” catanzarese che ha coinvolto decine di associazioni e artisti nostrani.

Innanzitutto il tour delle chiese, dei musei e dei palazzi del centro storico che, a partire dalle 18 sono proseguiti fino alle 5 del mattino, dando la possibilità a centinaia di persone, accompagnate da guide qualificate, di visitare i principali monumenti e angoli caratteristici della città.

Per rimanere in tema di storia e cultura, Mirabilia è tornata in via Case Arse, nel cuore del centro storico, allestendo un quartiere militare medievale, un convegno sul “Complesso della Chiesa del SS Rosario nella storia della città di Catanzaro” si è tenuto in via dell’Arcivescovado e, sul maxischermo di Piazza Girmaldi, si è potuto assistere alla proiezione di un video sull’origine di Catanzaro seguito dall’anteprima assoluta di “U morzeddhu e Catanzaro” che ha raccontato la storia e l’origine del piatto tipico catanzarese simbolo, assieme al peperoncino, di questa prima edizione della “Notte piccante”.

Tanti anche gli eventi dedicati agli sportivi: dalla presentazione ufficiale della Pallacanestro Catanzaro, che milita nella serie B1 maschile e della Volley Stirparo, alla proiezione della partita Italia- Scozia del campionato mondiale di Rugby, ma anche eventi che hanno coinvolto attivamente i partecipanti come il torneo di “Soccer Street” in piazza Marconi e la Spinning Zone in Via San Giorgio dedicata agli amanti del fitness.

Tanti gli spazi dedicati anche alla musica e al ballo: “Campus sud festival dei Due Mari” a Piazza Roma, Ballando Mucho, kermesse di danze moderne etniche e latino-americane che si è tenuta in Piazza Le Pera, Plaza Latina in Piazza Duomo dove si sono esibiti i maestri di balli latino-americani delle scuole di tutta la Calabria e “Piazzaetnica”, in Piazza del Rosario, dedicata a tarantelle, pizziche ed etno rave che ha visto la partecipazione di numerosi gruppi provenienti da tutto il meridione d’Italia.

Il “Grande Cabaret” del mago Alivernini del Bagaglino, di Claudio Batta di Zelig o lo spettacolo di Rino e Giulio, comici della trasmissione “Ottovolante”, hanno fatto ridere di gusto centinaia di persone e tra un appuntamento e l’altro, una visita agli stand della “Festa dell’uva”

alla scoperta dei vini e dei prodotti gastronomici, perfettamente in tema con la manifestazione grazie al gusto piccante che caratterizza conserve, salumi e formaggi calabresi, magari in attesa di trovare un posto a sedere per andare a mangiare un bel piatto di morzello.

Suggestiva è stata anche la maratona di lettura che si è tenuta al San Giovanni a partire dalle 18, nella quale alcuni volontari hanno letto versi e storie di autori antichi e contemporanei.

Da segnalare inoltre la mostra di pittura all’aperto che si è tenuta in via San Nicola, Galeria Mancuso e via Spasari, nella quale hanno trovato posto le opere di oltre 40 artisti catanzaresi, e il primo torneo di poker sportivo che si è tenuto presso il palazzo della Provincia di Catanzaro.

A conclusione del programma sulla terrazza del San Giovanni, il concerto dell’Aurora diretto dal maestro Angelo Guido.