I due borghi in onda il 19 e 20 aprile nella rubrica curata dal presentatore crotonese Massimo Proietto.
La Calabria debutta a “Sabato & Domenica”, la trasmissione mattutina di Rai Uno condotta da Franco Di Mare e Sonia Grey. A rappresentare la nostra regione sono stati scelti i borghi di Cirò e Gerace, protagonisti dell’apposita rubrica curata dal presentatore crotonese Massimo Proietto. Si tratta, indubbiamente, di una grande opportunità di promozione turistica anche per le rispettive province: Crotone e Reggio Calabria.
Lo spazio della trasmissione nel quale Proietto funge da inviato alla scoperta degli aspetti storici, artistici, culturali, produttivi ed enogastronomici dei borghi più belli d’Italia va in onda intorno alle ore 8.30. Sabato 19 aprile verrà mostrata Cirò, domenica 20 Gerace. Le riprese della troupe di Rai Uno, con la regia di Giuseppe Di Tommaso, si sono svolte da lunedì a mercoledì con un’organizzazione ed una tempistica che hanno consentito, grazie anche ad un montaggio altrettanto rapido ed efficiente, di mandare in onda i due borghi calabresi alla fine della stessa settimana.
L’itinerario televisivo alla scoperta di Cirò prevede visite al quattrocentesco castello Carafa, alla piazza principale del paese, alla chiesa madre di Santa Maria de Plateis, al Palazzo Adorisio, alla casa natale di San Nicodemo e ad altre pregevoli testimonianze dell’antico borgo. Cirò, come spiega ai telespettatori il prof. Egidio Mezzi, profondo conoscitore della storia locale, ha dato i natali al medico e astronomo Luigi Lilio, autore della riforma del calendario gregoriano del 1582. All’insigne uomo di scienza cirotano le riprese di Rai Uno affiancano i personaggi del nostro tempo, testimoni di tradizioni popolari e di mestieri ormai in via di estinzione: Salvatore Cariati, ultimo maestro artigiano nella lavorazione dei “panari” e Giuseppe Perri “u scarparu”.
n posizione dominante sulla vicina costa, Cirò ha dato l’occasione per un breve salto a Cirò Marina. Qui Pasquale Carelli, uno degli ultimi pescatori della ridente località ionica, racconta degli anni difficili del dopoguerra, quando saliva al borgo di Cirò a vendere il pesce e spesso lo barattava con i prodotti offerti dai contadini. L’intera zona è rinomata per la coltivazione del vitigno gaglioppo, le cui uve danno vita al vino Cirò, il più antico doc calabrese. Non ne poteva mancare la presenza sulle tavole riccamente imbandite con i prodotti gastronomici del luogo.
A Cirò, presso l’agriturismo di località Catena, il piccolo schermo mostra ‘maccarruni ai ferretti’ al sugo di cinghiale, ‘sauza’, ‘pitte’ con le sarde, ‘pipi e patate’, pecorino e caciocavallo. A Cirò Marina, invece, trionfano le inquadrature delle specialità marinare preparate presso il ristorante “Max”. Storia, arte, cultura e tradizioni locali sono il filo conduttore anche della puntata dedicata a Gerace.
Il paese, arroccato su un rilievo di arenaria che domina gran parte del territorio della locride, conserva intatto il suo impianto medioevale. Il ricco patrimonio di chiese, il dedalo di vicoli, gli innumerevoli scorci panoramici che si offrono al visitatore ne fanno uno dei borghi più belli d’Italia. Per gli operatori di Rai Uno l’offerta d’inquadrature suggestive è stata quanto mai generosa. La Cattedrale di stile romanico, con le sue tre navate e le colonne provenienti dal sito archeologico della vicina Locri Epizephiri, è una tappa obbligata per i visitatori.
Da lì si passa a Piazza delle tre chiese, così chiamata perché vi si affacciano la chiesa del Sacro Cuore, quella di San Francesco e quella di San Giovannello. Non manca, partendo dallo spiazzo del Baglio, alla sommità del paese, una visita al castello normanno. Ai luoghi, come di consueto, si affiancano storie e tradizioni narrate dalla viva voce dei personaggi intervistati ed è bello scoprire come in quest’Italia lontana dai grandi flussi turistici e dal caos dei grandi agglomerati urbani uomini e cose riescano ancora a mantenere un equilibrio apparentemente regolato da un codice arcaico.
Grazie a Rai Uno, e indubbiamente anche alla bravura di Proietto, “Sabato & Domenica” porta nelle case dei telespettatori un modo diverso di fare turismo: borghi incantevoli da visitare in tranquillità, con distanze a misura d’uomo, tra atmosfere, profumi e sapori che credevamo scomparsi per sempre.
La Calabria debutta a “Sabato & Domenica”, la trasmissione mattutina di Rai Uno condotta da Franco Di Mare e Sonia Grey. A rappresentare la nostra regione sono stati scelti i borghi di Cirò e Gerace, protagonisti dell’apposita rubrica curata dal presentatore crotonese Massimo Proietto. Si tratta, indubbiamente, di una grande opportunità di promozione turistica anche per le rispettive province: Crotone e Reggio Calabria.
Lo spazio della trasmissione nel quale Proietto funge da inviato alla scoperta degli aspetti storici, artistici, culturali, produttivi ed enogastronomici dei borghi più belli d’Italia va in onda intorno alle ore 8.30. Sabato 19 aprile verrà mostrata Cirò, domenica 20 Gerace. Le riprese della troupe di Rai Uno, con la regia di Giuseppe Di Tommaso, si sono svolte da lunedì a mercoledì con un’organizzazione ed una tempistica che hanno consentito, grazie anche ad un montaggio altrettanto rapido ed efficiente, di mandare in onda i due borghi calabresi alla fine della stessa settimana.
L’itinerario televisivo alla scoperta di Cirò prevede visite al quattrocentesco castello Carafa, alla piazza principale del paese, alla chiesa madre di Santa Maria de Plateis, al Palazzo Adorisio, alla casa natale di San Nicodemo e ad altre pregevoli testimonianze dell’antico borgo. Cirò, come spiega ai telespettatori il prof. Egidio Mezzi, profondo conoscitore della storia locale, ha dato i natali al medico e astronomo Luigi Lilio, autore della riforma del calendario gregoriano del 1582. All’insigne uomo di scienza cirotano le riprese di Rai Uno affiancano i personaggi del nostro tempo, testimoni di tradizioni popolari e di mestieri ormai in via di estinzione: Salvatore Cariati, ultimo maestro artigiano nella lavorazione dei “panari” e Giuseppe Perri “u scarparu”.
n posizione dominante sulla vicina costa, Cirò ha dato l’occasione per un breve salto a Cirò Marina. Qui Pasquale Carelli, uno degli ultimi pescatori della ridente località ionica, racconta degli anni difficili del dopoguerra, quando saliva al borgo di Cirò a vendere il pesce e spesso lo barattava con i prodotti offerti dai contadini. L’intera zona è rinomata per la coltivazione del vitigno gaglioppo, le cui uve danno vita al vino Cirò, il più antico doc calabrese. Non ne poteva mancare la presenza sulle tavole riccamente imbandite con i prodotti gastronomici del luogo.
A Cirò, presso l’agriturismo di località Catena, il piccolo schermo mostra ‘maccarruni ai ferretti’ al sugo di cinghiale, ‘sauza’, ‘pitte’ con le sarde, ‘pipi e patate’, pecorino e caciocavallo. A Cirò Marina, invece, trionfano le inquadrature delle specialità marinare preparate presso il ristorante “Max”. Storia, arte, cultura e tradizioni locali sono il filo conduttore anche della puntata dedicata a Gerace.
Il paese, arroccato su un rilievo di arenaria che domina gran parte del territorio della locride, conserva intatto il suo impianto medioevale. Il ricco patrimonio di chiese, il dedalo di vicoli, gli innumerevoli scorci panoramici che si offrono al visitatore ne fanno uno dei borghi più belli d’Italia. Per gli operatori di Rai Uno l’offerta d’inquadrature suggestive è stata quanto mai generosa. La Cattedrale di stile romanico, con le sue tre navate e le colonne provenienti dal sito archeologico della vicina Locri Epizephiri, è una tappa obbligata per i visitatori.
Da lì si passa a Piazza delle tre chiese, così chiamata perché vi si affacciano la chiesa del Sacro Cuore, quella di San Francesco e quella di San Giovannello. Non manca, partendo dallo spiazzo del Baglio, alla sommità del paese, una visita al castello normanno. Ai luoghi, come di consueto, si affiancano storie e tradizioni narrate dalla viva voce dei personaggi intervistati ed è bello scoprire come in quest’Italia lontana dai grandi flussi turistici e dal caos dei grandi agglomerati urbani uomini e cose riescano ancora a mantenere un equilibrio apparentemente regolato da un codice arcaico.
Grazie a Rai Uno, e indubbiamente anche alla bravura di Proietto, “Sabato & Domenica” porta nelle case dei telespettatori un modo diverso di fare turismo: borghi incantevoli da visitare in tranquillità, con distanze a misura d’uomo, tra atmosfere, profumi e sapori che credevamo scomparsi per sempre.
Giulio Grilletta