Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

5 gennaio 2015

La Befana in Calabria

La Festa della Bella Stella e la Befana del Mare
La befana atterra con la sua scopa anche in Calabria. A Guardia Piemontese, in provincia di Cosenza, l’Epifania è l’evento più atteso dell’anno. Perché qui il giorno della befana è il giorno della Festa della Bella Stella. Il centro storico diventa scenario suggestivo per la processione con fiaccolata che precede l’arrivo dei Magi. Un teatro di giochi di luci spettacolare che creano la stella cometa, guida dei tre Re verso il Bambinello. Un bambinello reale considerato che, per tradizione, la Sacra Famiglia viene rappresentata dalla giovane coppia del paese che ha partorito l’ultimo arrivato in città. E mentre a Guardia Piemontese si segue la scia della cometa, a Briatico in provincia di Vibo Valentia si attende la befana. Ma qui non si guarda il cielo, ma l’orizzonte del mare. Sì perché la befana a Briatico, per leggenda, viene dal Tirreno con la barca a remi approdando sulla Costa degli Dei. Riceve le chiavi della città e distribuisce caramelle e regali a tutti i bambini. Al tramonto del 6 gennaio la Befana poi scomparirà tra le luci dei giochi pirotecnici.
I mercatini dell’Epifania in Calabria
La befana porta doni e il famoso mercatino calabrese. I mercatini delle festività natalizie sono tradizione consolidata. E a Stilo, in provincia di Reggio di Calabria, lo sono quelli del giorno della befana. La Fiera dell’Epifania di Stilo – che si svolge il 5 e il 6 gennaio di ogni anno- infatti è rinomata nella zona e occupa le piazze di San Francesco e di San Giovanni e tutte le aree del centro attigue. Un mercatino dove spicca l’artigianato tipico calabrese come gli oggetti in terracotta o quelli fatti di legno e canna o ancora i prodotti dolciari ed eno-gastronomici in genere. Nel capoluogo, a Reggio Calabria per l’appunto, il gennaio dalle ore 16 la Befana passeggia per le vie della città tra musica, balli, intrattenimento e la vecchietta più amata dai bambini che distribuisce due mila doni alla folla. E ancora a Cosenza con il Mercatino della Befana dove i bambini non comprano ma barattano un loro giocattolo con il giocattolo di un altro bambino, all’insegna della condivisione. Al Parco delle Biodiversità di Catanzaro, invece, c’è Befana al Parco: un’occasione per ballare a ritmo di hip hop e per riunire tutte le forme d’arte, dal canto al ballo, dal disegno alla poesia.

A Locri la befana arriva gettandosi dal campanile
Grande attesa a Locri per la Befana che quest'anno arriverà a Piazza dei Martiri gettandosi direttamente dal campanile della chiesa di Santa Caterina. L'appuntamento è per le ore 11,15 del 6 gennaio dopo la messa che sarà celebrata da monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace. Un evento suggestivo reso possibile grazie alla sezione di Locri dell'Unitalsi. Non solo. Grazie al sostegno dei vigli del fuoco sarà allestito "Pompieropoli", il villaggio in cui i bambini potranno essere pompieri per un giorno in cui saranno impegnati in diverse attività.

4 gennaio 2015

Badolato

Badolato è un comune di 3.157 abitanti della provincia di Catanzaro. Badolato è un borgo medievale situato su una collina a pochi chilometri dalla costa ionica, alle sue spalle le pre Serre Calabre.
Le origini di Badolato si devono a Roberto il Guiscardo (1080) il quale fece erigere un castello fortificato.
Nel 1269 gli Angioini concessero il feudo a Filippo il quale l'anno successivo intraprese una guerra con il Conte Ruffo di Catanzaro. Gli abitanti, rinchiusi nel borgo, vennero assediati dal Conte Ruffo il quale infine riuscì a conquistare Badolato che rimase in seguito alla sua casata fino al 1451. In seguito appartenne alla famiglia Di Francia e nel 1454 il Borgo divenne baronia dei Toraldo i quali parteciparono anche alla Battaglia di Lepanto (1571) e lo amministrarono fino al 1596.
Badolato passò poi ai Ravaschieri (1596), ai Pinelli (1692) ed infine ai Pignatelli di Belmonte (1779) i quali ressero il potere fino alla fine della feudalità (1806).
Gravemente danneggiato durante la sua storia dai terremoti (1640, 1659 e 1783), Badolato venne anche colpito in epoca più recente da un'alluvione (1951).
tratto da wikipedia.org

Borgo
Le case costruite una vicino all’altra su archi con le caratteristiche pietre di fiumara che le donne portavano sul loro capo. I colori e le sensazioni di attaccamento al territorio sono evidenti nei mattoni di argilla locale e i portoni e le finestre di castagno dei boschi circostanti. Un borgo con l’aspetto di un piccolo presepe vivente e un fascino irresistibile per chi da lontano arriva e lo vede incastonato tra le due colline verdeggianti di ulivi e ricche di fioriture gialle che, come una finestra, si affaccia sul mare blu indaco dello Jonio.
Badolato mostra in maniera evidente nei resti delle mura, la sua antica storia medievale ed offre al visitatore una visita straordinariamente suggestiva accompagnata da stupendi scorci panoramici. Di pregio la Chiesa di S. Andrea Avellino che conserva un altare marmoreo del 1730, mentre nella Chiesa di Santa Caterina è custodita una tavola di Madonna col Bambino (XV-XVI sec.).
Notevole la Chiesetta italogreca Bizantina della Sanità in contrada Sant'Isidoro. Visitabili i resti del Castello dei Ravaschieri.
Da Badolato si giunge facilmente al Mare Jonio dove sulle rive sorge Badolato Marina, località turistica balneare.
Luoghi d'interesse
- Chiesa di S. Andrea Avellino
- Resti delle mura medievali
- Chiesa di S. Caterina
- Chiesetta della Sanità
- Chiesa del Rosario
- Chiesa di S. Maria degli Angeli
- Chiesa della Sanità
- Resti del Castello dei Ravaschieri (XVII sec.)

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