Ad Aprile uscirà sul mercato la bevanda della multinazionale in accordo con Illy
Amarcord Moka drink. Il simbolo della cosentinità che dall’alto della sua insegna dai colori giallo e rosso ci sorride al passaggio da una delle più trafficate strade cittadine è seriamente minacciata dal colosso delle bibite gassate Coca Cola. Amanti della gassosina al caffè unitevi! E lottate contro l’ennesimo sopruso. Sì, perché Illy caffè e Coca-Cola Company hanno infatti firmato a Belgrado un accordo per lanciare sul mercato tre nuovi prodotti a base di caffé pronti da bere. La “Ilko Coffee International”, questo il nome della joint venture creata tra l'azienda triestina e il colosso di Atlanta, li proporrà al mercato da aprile. Il nostro è certamente un mercato di nicchia, un topos quasi che per generazioni ha accompagnato i caldi pomeriggi bruzi e non solo, che per anni è stato il nostro vanto fuori regione. Forse non tutti sanno che la nostra amata bevanda “made in Cosenza” è annoverata tra i prodotti agroalimentari tradizionali (P. T. A.) calabresi. E non ce ne vogliano i lametini che sostengono che la loro “Bibicaffè” sia la più longeva -pare infatti sia nata intorno ai primi del ‘900-, nè ce ne vogliano i catanzaresi e la loro “Brasilena”: la nostra gassosina al caffè -al secolo Bozzo drink, ma fu Gallo in principio- non sarà certo così longeva, ma di sicuro è la più buona sul mercato. Diffidate dalle imitazioni. Anche se dovessero avere il marchio Coca Cola. Riusciranno le due major a convincere i cosentini a comprare il loro prodotto? Ci auguriamo di no. Anche se assistiamo ormai inermi alla globalizzazione del gusto. Basta pensare alle frotte di teenager che invadono i Mc Donald’s e che storcono il naso davanti a un bel piatto di “vruacculi e sazizza”. La guerra è aperta, non foss’altro perché “ci hanno rubato l’idea” sotto il naso. Scagli la prima pietra chi non ha mai pensato di diventare ricco esportando l’amata gassosina all’estero... Pare ci abbiano già pensato: sorge il dubbio che qualcuno abbia fatto saggiare al patron Andrea Illy la nostra magica bibita.
Amarcord Moka drink. Il simbolo della cosentinità che dall’alto della sua insegna dai colori giallo e rosso ci sorride al passaggio da una delle più trafficate strade cittadine è seriamente minacciata dal colosso delle bibite gassate Coca Cola. Amanti della gassosina al caffè unitevi! E lottate contro l’ennesimo sopruso. Sì, perché Illy caffè e Coca-Cola Company hanno infatti firmato a Belgrado un accordo per lanciare sul mercato tre nuovi prodotti a base di caffé pronti da bere. La “Ilko Coffee International”, questo il nome della joint venture creata tra l'azienda triestina e il colosso di Atlanta, li proporrà al mercato da aprile. Il nostro è certamente un mercato di nicchia, un topos quasi che per generazioni ha accompagnato i caldi pomeriggi bruzi e non solo, che per anni è stato il nostro vanto fuori regione. Forse non tutti sanno che la nostra amata bevanda “made in Cosenza” è annoverata tra i prodotti agroalimentari tradizionali (P. T. A.) calabresi. E non ce ne vogliano i lametini che sostengono che la loro “Bibicaffè” sia la più longeva -pare infatti sia nata intorno ai primi del ‘900-, nè ce ne vogliano i catanzaresi e la loro “Brasilena”: la nostra gassosina al caffè -al secolo Bozzo drink, ma fu Gallo in principio- non sarà certo così longeva, ma di sicuro è la più buona sul mercato. Diffidate dalle imitazioni. Anche se dovessero avere il marchio Coca Cola. Riusciranno le due major a convincere i cosentini a comprare il loro prodotto? Ci auguriamo di no. Anche se assistiamo ormai inermi alla globalizzazione del gusto. Basta pensare alle frotte di teenager che invadono i Mc Donald’s e che storcono il naso davanti a un bel piatto di “vruacculi e sazizza”. La guerra è aperta, non foss’altro perché “ci hanno rubato l’idea” sotto il naso. Scagli la prima pietra chi non ha mai pensato di diventare ricco esportando l’amata gassosina all’estero... Pare ci abbiano già pensato: sorge il dubbio che qualcuno abbia fatto saggiare al patron Andrea Illy la nostra magica bibita.
15 commenti:
"Diffidate dalle imitazioni. Anche se dovessero avere il marchio Coca Cola".
Io direi SOPRATTUTTO se hanno il marchio della Coca Cola...
Dubbio più che fondato. ciao e buona domenica.
Ma è buonissima, io la bevevo quando ero in vacanza a Capo Vaticano. E qui da noi in Toscana non si trova!!!
Buona domenica
M la coca-cola....
Io sono per i prodotti nazionali, non m'importa la regione, purché sia nazionale! :D
sai che non l'ho mai assaggiata? Prometto di non lasciarmi corrompere dalle tentazioni del supermercato e di riservare il mio primo sorso ad una gassosina nostrana, anche se mi pare che ci siano rivendicazioni campanilistiche, difficile scegliere quella giusta...
ciao Pino, un saluto veloce per augurarti buonanotte. Ciao
A me la Coca Cola non piace da sempre.
Come diceva Grillo anni fa, facciamo attenzione che ci verranno a brevettare il nostro DNA...
io su queste cose resto un tradizionalista. Chi fa le bibite gasate faccia le bibite e chi fa i caffè buoni continui a fare quello.
Invece oggigiorno la semplicità non premia più... :-S
Buona settimana Pino
p.s. mi sono permesso di aggiungerti anch'io al blogroll visto che ieri ho fatto un po' di manutenzione al sito.
...i soliti prepotenti arraffoni!
C'è la brasilena a tenere duro,quella non ce la ruberanno mai e non la imiteranno mai.Peccato che sia poco conosciuta nel resto d'Italia.
Ti saluto
Il problema è la distribuzione, quindi il potere economico. Le nostre ottime bevande calabresi, citate nel post, probabilmente sono poco presenti su tutto il territorio italiano. Temo invece che la Coca Cola riuscirà in questo.
Non conoscevo questa novità e comunque sia....gli affari sono affari....purtroppo !!!
Confesso che non ho mai bevuto la gassosa al caffè. non ne sapevo neppure dell'esistenza.
cmq ben ci sta. quando impareremo a valorizzare e a scommettere sui nostri prodotti?
la bevevo quando andavo a trovare mia nonna ed era l'unica bevanda gassata concessa ai bambini. L'ho ritrovata in vacanza. L'Italia intera ne ignora l'esistenza ma forse questa mossa potrebbe tornare a nostro favore se si rifiutassero di vendere la ricetta originaria! si sa le imitazioni non riescono mai e per noi sarebbe una buona pubblicità, conservandone la tradizione e l'usanza
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