Voglio riportare, senza aggiungere altro, la lettera che la mamma di Federica Monteleone ha spedito al quotidiano "Calabria Ora". Federica era stata ricoverata nel nosocomio di Vibo per un’operazione di appendicectomia. Ma era uscita dalla sala operatoria in coma ed era stata portata d’urgenza all’Annunziata di Cosenza, dove è morta a soli 16 anni.
486 giorni senza te, dolce amore mio!
486 giorni senza i tuoi abbracci, baci, coccole e dieci in pagella!
486 giorni senza le tue piroette ed arabesque per casa!
486 giorni che il tuo portatile aspetta immobile sulla tua scrivania in attesa di uno dei tuoi tanti articoli!
486 giorni ed i tuoi libri della II F profumano ancora di inchiostro!
486 giorni che le tue Nike aspettano di ritoccare terra!
486 giorni e avrebbe dovuto, sta ancora cercando la coscienza, sempre che una coscienza ce l’abbia!
486 giorni e alla faccia della giustizia immediata chiesta da chi, sotto i riflettori della Nazione ha fatto solo passerelle e detto frasi di circostanza e ancora, nonostante la verità sia sotto gli occhi di tutti attendiamo che le indagini siano chiuse!
486 giorni che mi separano da mia figlia e la sola differenza fra me e lei è che, pur morendo entrambe nello stesso istante, mentre lei spiccava il volo verso il più alto dei cieli, io precipitavo nel più profondo degli abissi!
486 giorni e la cosa peggiore è convincersi che sarà per sempre… senza lei!
Mi guardo intorno e quel che vedo dopo 486 giorni è la stessa apatia, omertà, giustizia immobile e ambiente ospedaliero immutato; tutto è statico come imbalsamato a quel 19 gennaio del 2007. La sola differenza che noto, (e scusate se è poco!) è che coloro che chiedevano verità e giustizia con me, si sono tutti dileguati e che altri Angeli hanno spiccato il volo da un letto di ospedale. Sulla soglia dell’obitorio, dopo aver chiesto per 8 giorni a Dio di fare di me ciò che voleva pur di salvare la mia Federica e che, pur di riaverla con me, avrei accolto nel mio cuore sei delle sette spade che trafissero l’Addolorata, fu quando l’ultima, la più lunga e affilata delle spade penetrò nel mio cuore riducendolo a brandelli, che le promisi che chi ci aveva fatto questo non sarebbe rimasto impunito. Sto incontrando un oceano di ostacoli sulla mia strada, ma non mi arrendo, né mi scoraggia l’idea di essere rimasta
sola a combattere, io ho dalla mia l’aiuto del Giudice Supremo, di Mia Figlia e la motivazione più profonda che possa esistere sulla terra.
Mi batterò fino all’ultimo dei giorni che il Signore vorrà concedermi su questo pianeta, ma voi signori… Svestite le vostre divise, camici e toghe e indossate i panni di genitori, provate ad immaginare come si sta 486 giorni lontani dalla propria figlia! Agite! Affinché martiri come quello di Federica non debbano più ripetersi. Fatelo come ultimo atto di riconoscenza verso quegli Angeli Innocenti che oggi noi mamme cerchiamo in una piuma bianca, una farfalla o nel cinguettio di un uccello. Fatelo per dovere verso tutti quei ragazzi che salutando Federica e gli altri giovani nel loro ultimo viaggio hanno e stanno ancora tremando alla sola idea di stare male. Fatelo, perché una madre, la sola cosa positiva che riesce a pensare è che questi 486 giorni sono da sottrarre a quelli che la separano dalla sua adorata Figlia.
Maria Sorrentino
La mamma di Federica
486 giorni senza te, dolce amore mio!
486 giorni senza i tuoi abbracci, baci, coccole e dieci in pagella!
486 giorni senza le tue piroette ed arabesque per casa!
486 giorni che il tuo portatile aspetta immobile sulla tua scrivania in attesa di uno dei tuoi tanti articoli!
486 giorni ed i tuoi libri della II F profumano ancora di inchiostro!
486 giorni che le tue Nike aspettano di ritoccare terra!
486 giorni e avrebbe dovuto, sta ancora cercando la coscienza, sempre che una coscienza ce l’abbia!
486 giorni e alla faccia della giustizia immediata chiesta da chi, sotto i riflettori della Nazione ha fatto solo passerelle e detto frasi di circostanza e ancora, nonostante la verità sia sotto gli occhi di tutti attendiamo che le indagini siano chiuse!
486 giorni che mi separano da mia figlia e la sola differenza fra me e lei è che, pur morendo entrambe nello stesso istante, mentre lei spiccava il volo verso il più alto dei cieli, io precipitavo nel più profondo degli abissi!
486 giorni e la cosa peggiore è convincersi che sarà per sempre… senza lei!
Mi guardo intorno e quel che vedo dopo 486 giorni è la stessa apatia, omertà, giustizia immobile e ambiente ospedaliero immutato; tutto è statico come imbalsamato a quel 19 gennaio del 2007. La sola differenza che noto, (e scusate se è poco!) è che coloro che chiedevano verità e giustizia con me, si sono tutti dileguati e che altri Angeli hanno spiccato il volo da un letto di ospedale. Sulla soglia dell’obitorio, dopo aver chiesto per 8 giorni a Dio di fare di me ciò che voleva pur di salvare la mia Federica e che, pur di riaverla con me, avrei accolto nel mio cuore sei delle sette spade che trafissero l’Addolorata, fu quando l’ultima, la più lunga e affilata delle spade penetrò nel mio cuore riducendolo a brandelli, che le promisi che chi ci aveva fatto questo non sarebbe rimasto impunito. Sto incontrando un oceano di ostacoli sulla mia strada, ma non mi arrendo, né mi scoraggia l’idea di essere rimasta
sola a combattere, io ho dalla mia l’aiuto del Giudice Supremo, di Mia Figlia e la motivazione più profonda che possa esistere sulla terra.
Mi batterò fino all’ultimo dei giorni che il Signore vorrà concedermi su questo pianeta, ma voi signori… Svestite le vostre divise, camici e toghe e indossate i panni di genitori, provate ad immaginare come si sta 486 giorni lontani dalla propria figlia! Agite! Affinché martiri come quello di Federica non debbano più ripetersi. Fatelo come ultimo atto di riconoscenza verso quegli Angeli Innocenti che oggi noi mamme cerchiamo in una piuma bianca, una farfalla o nel cinguettio di un uccello. Fatelo per dovere verso tutti quei ragazzi che salutando Federica e gli altri giovani nel loro ultimo viaggio hanno e stanno ancora tremando alla sola idea di stare male. Fatelo, perché una madre, la sola cosa positiva che riesce a pensare è che questi 486 giorni sono da sottrarre a quelli che la separano dalla sua adorata Figlia.
Maria Sorrentino
La mamma di Federica
11 commenti:
Mi fanno male leggere queste storie.......spero tanto che giustizia sia fatta e come mamma comprendo il dolore di questa madre....
Ciao Pino , scusa la mia latitanza , ma ho avuto il computer fuori uso.
Che rabbia e che dolore. Sono vicino a questa madre che deve, anzi forse non si è capito bene lo scrivo meglio, DEVE avere giustizia!!!
Ciao Pino, un abbraccio sincero
Daniele
Commovente la lettera di questa mamma. Mi domando se sia arrivata al cuore giusto, ovvero di chi dovrebbe restituirle un po' di giustizia... mah!
Grazie per la vistita sul mio blog.
P.S. conosco un po' la Costa Viola e mi piace TROOOPPPPPPOOOOOO !!!!
A presto
Deve essere uno strazio perdere una figlia in questo modo. Spero che giustizia sia fatta e che questa mamma, se pur non troverà pace per questa perdita, posso trovare almeno la serenità. Ciao Pino, ti ho linkato.
"Svestite le vostre divise, camici e toghe e indossate i panni di genitori..."
Se lo facessero, agirebbero...
Che dolore, che strazio, povera mamma.
Vorrei poterle dire che prima o poi giustizia sara' fatta ma mi sentirei bugiarda
Chissà se chi di dovere abbia letto questa lettera. Giusto per essere toccato nella coscienza. Ma al momento sono molto perplesso sul senso della giustizia umana e civile.
Parole davvero commoventi che ti toccano.
Spero che almeno un pò di giustizia sia fatta, ma anche quella sarebbe una consolazione da poco.
Ciao, Virgilio
Che storia terribile, purtroppo non è la sola. Non so che cosa pensare di fronte a certi avvenimenti.
Non vorrei spammare ma c'è da firmare la petizione contro la censura legale , se vuoi!
http://ifattisonofatti.blogspot.com/
http://www.ipetitions.com/petition/Controlacensuralegale01/
il dolore per la perdita di una figlia deve essere immenso ...e a questo aggiungiamo anche il desiderio di avere giustizia ...semplicemente terribile come situazione!
è straziante lalettera della madre e non avere giustizia è subire un lutto per due volte.
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