Il "Codex Purpureus Rossanensis", custodito nel Museo Diocesano d’Arte Sacra di Rossano, rappresenta una delle più alte espressioni di arte bizantina nel mondo. E’ un evangelario greco, in pergamena rosso porpora, scritto con inchiostro d’oro e d’argento, impreziosito da 15 splendide miniature, che illustrano i momenti più significativi della vita e della predicazione di Gesù.
Il manoscritto si compone di 188 fogli contenenti il testo greco dei Vangeli di Matteo e Marco ( gli altri due sono andati perduti), ed una lettera di Eusebio a Carpiano.
Il manoscritto si compone di 188 fogli contenenti il testo greco dei Vangeli di Matteo e Marco ( gli altri due sono andati perduti), ed una lettera di Eusebio a Carpiano.
Il "Codex Purpureus Rossanensis" fu ritrovato nel 1879 dopo essere rimasto nascosto per secoli nel tesoro della Cattedrale; è stato poi lanciato all'attenzione della cultura mondiale nell'ultimo ventennio di quel secolo ad opera soprattutto degli studiosi tedeschi O. Von Gebhart e A. Harnack.
Il manoscritto, mutilo ed anonimo, indubbiamente la testimonianza più rappresentativa e preziosa di Rossano "la Bizantina", è per molti versi un “unicum” per antichità, rarità, ampiezza, utilizzo di materiali preziosi; è, rispetto ai codici miniati di Parigi, Vienna e Londra, quello più ampio e meglio conservato. La sua unicità' e antichità' ne fanno indubbiamente un documento di valore inestimabile e riesce a catalizzare l'attenzione e l'interesse dei visitatori e degli studiosi di tutto il mondo.
2 commenti:
Ciao... Sono ritornata a visitare il tuo blog dopo un pò di tempo...Il Codex io l'ho visto e devo dire che è veramente interessante...Consiglio di andare a vederlo...
A presto
Lucia(Cosenza)
Ciao sono calabrese come te. Ho visitato il tuo blog, molto interessante...fai nascere la curiosità di andare a visitare posti che non si conoscono (come la chiesa scavata nel tufo) soprattutto se chi non li conosce è calabrese...
:-)Carlo
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