Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

17 novembre 2007

Pino Arlacchi: "La mafia imprenditrice"

Domenica 18 novembre verrà presentato presso Sala Consiliare Comune di Cosenza il libro di Pino Arlacchi "La mafia imprenditrice". Edito per la prima volta nel 1983, è stato un libro di svolta. Ha spazzato via l'alone di rispettabilità che ancora circondava la mafia. Ha messo in luce per la prima volta la natura economica della mafia. Ha sbugiardato l'indulgenza di certa letteratura e influito positivamente sulla legislazione antimafia. "La mafia imprenditrice" viene oggi riproposto e arricchito da una nuova introduzione dell'autore. Un'analisi documentata che ripercorre l'evoluzione del potere mafioso dalla società tradizionale siciliana e calabrese di inizio Novecento al boom del traffico internazionale di eroina negli anni settanta. Se metodi e mentalità rimangono quelli di un tempo, solo più spregiudicati, nuovo è il raggio d'azione che si estende dal traffico internazionale di armi e droga alla gestione delle risorse energetiche, dalla corruzione politica all'appropriazione degli aiuti destinati al terzo mondo. Non più la Sicilia o la Calabria: l'economia globale è ormai la vera roccaforte della nuova mafia. Pino Arlacchi, nato a Gioia Tauro 56 anni fa, è un sociologo di fama mondiale. E' stato sottosegretario generale delle Nazioni Unite, direttore dell'ufficio delle Nazioni Unite per il controllo delle droghe e la prevenzione del crimine, consulente della Direzione investigativa antimafia (Dia) e presidente onorario della Fondazione Giovanni Falcone. Ha insegnato nelle Università di Reggio Calabria, Firenze e Sassari. Attualmente vive a Vienna, dove presiede l'ufficio Onu. Ha pubblicato tra gli altri: Gli uomini del disonore. La mafia italiana nella vita del grande pentito Antonino Calderone (1993) e Addio a Cosa Nostra. La vita di Tommaso Buscetta (1994).
Alla presentazione del libro di Pino Arlacchi "La Mafia imprenditrice" saranno presenti inoltre l'avv. Giacomo Anelli e il Dott. Luigi de Magistris.

1 commento:

Giovanna Alborino ha detto...

per forza dietro a queste potenze malavitose dev'esserci il commercio delle grandi imprese..possono mica mai rubare soltanto e arricchirsi. Mafia, n'drangheta e camorra hanno immobili dappertutto. Perche' esiste ancora tutto cio? perche' a comandare sono solo loro? non si possono debbellare a poco a poco... chissa' forse un giono sara' sempre minima grazie all'intervento di chi mette in gioco la propria vita (saviano-gomorra) per non tacere di fronte a tale violenza, o si riprodurrannosempre gruppi nuovi?