Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

5 dicembre 2007

“Mia Martini. Io sono la Calabria”

“Mia Martini. Io sono la Calabria” è la nuova biografia scritta in maniera appassionata da Domenico Gallo ed edito da Laruffa. Il volume ripercorre le tappe più salienti della carriera di Mia Martini, con un porre l’attenzione sui tratti della sua personalità che coincidono con le sue origini calabresi, alle quali è rimasta costantemente legata.
Questa biografia di Mia Martini si propone tre obiettivi a loro modo ambiziosi e rilevanti, ma non irragiungibili, perché c'è lei, con le sue immense qualità di artista e la sua grande personalità, che fa da traino, che rende il cammino percorribile, che da' un sostanziale aiuto. Il primo è quello di collocare le sue aspirazioni, la sua formazione, i canoni della sua arte, le sue modalità espressive, nell’alveo della civiltà storica e culturale calabrese. A questo riguardo non mancano le dichiarazioni da lei rese – a cominciare da quella che introduce le argomentazioni di questo lavoro - di appartenenza e identificazione con il portato di oltre duemila anni di storia, con i costumi, le tradizioni, la “cultura” del popolo calabrese, con il suo spirito di resistenza e rinascita dai mille ostacoli frapposti alla sua esistenza. Mia Martini giustamente intende il percorso storico come un fattore di formazione sociale e spirituale, come impronta della personalità, come canone della convivenza e dei legami familiari e civili. Alcune sue affermazioni (“Io sono la Calabria” corretta in “Io mi sento la Calabria”) hanno la corposità e la perentorietà delle rivelazioni, affascinano e stupiscono per la complessità e la pervicace ricerca che lasciano intravedere. A ritenere possibile il conseguimento del secondo obiettivo, che è quello di stimolare la voglia di ascoltarla e conoscerla sempre di più, contribuisce il sapere che di recente sono stati stampati altri libri su di lei e verificare che la riedizione di suoi album, l’uscita di DVD e il confezionamento di nuovi CD registrano vendite interessantissime, con notevoli incrementi nel tempo. Anche in questo Mia è stata buona profeta, quando, con una punta di rimpianto per la sua esistenza finanziariamente sempre travagliata, diceva: “Vedrete, dopo la mia morte, faranno i milioni con la vendita dei miei dischi”. È spesso destino dei grandi di essere convenientemente e maggiormente apprezzati dopo la loro morte! Il terzo obiettivo, quello più ambizioso, è di dimostrare che la sua statura artistica si eleva altissima nel panorama della musica leggera italiana, di dimostrare che lei è un’altra cosa, una rinnovatrice, l’inventrice del modo totale d’intendere l’interpretazione, di teorizzare e perfezionare la magica fusione di melodia, testo, modulazione della voce, partecipazione emotiva, l’UNICA, come ripetono in molti colleghi musicisti e poeti, è un obiettivo di cui si pensa di aver posto consistenti presupposti per la sua affermazione e ratificazione.
La prefazione è a cura del Professore Giuseppe Bertè, che ringrazia così l’autore:
“Caro Domenico, il tuo lavoro su Mia Martini è una sorpresa toccante e gratificante. Toccante perché, da calabrese, hai saputo cogliere e trasmettere i vari e complessi aspetti della natura della ‘Mia bagnarota’; gratificante perché la tua approfondita analisi è un inno a Mia Martini, grandissima artista ‘interprete’ e alla nostra terra di Calabria, ricca di geni e di valori universali”.

Fonti: chezmimi.it laruffaeditore.it


6 commenti:

Mimmo ha detto...

Unica.
Inimitabile Mia!

Daniele Verzetti il Rockpoeta ha detto...

Un'artista poco considerata dopo la sua scomparsa.
Ingiustamente.

Il libro ed il progetto di cui parli li trovo lodevoli.

Giovanna Alborino ha detto...

per fortuna che esistono persone che della Calabria, come della Campania, sanno parlare anche in bene..
Mia Martini e' stata una grande artista, ascolto spesso la sua musica..non sapevo fosse calabrese..
buona giornata
gio

ArabaFenice ha detto...

non sapevo che Mia Martini fosse calabrese, perdona la mia ignoranza. Quindi non conoscevo questi aspetti dell'artista che consocevo "solo" come una grandissima cantante. Fa piacere leggere di questo senso di appartenza alla propria terra, di questo essere portatore di valori.

Pino Amoruso ha detto...

Mia grande artista "isolata"(lasciata sola) dal suo stesso ambiente quando ancora era in vita. Comincia ad essere riscoperta adesso che non c'è più. Purtroppo in Italia c'è questa tendenza: si apprezzano i grandi artisti dopo la loro morte ed a distanza di anni (vedi anche Rino Gaetano )...

Anonymous ha detto...

MI CONGRATULO CON L'AUTORE GRANDE SCRITTURA , GRANDE CALABRESITA GRANDE PARTECIPAZIONE AUGURI PER I PROSSIMI LIBRI