Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

2 gennaio 2008

Sister Tarcisia: Storia di una Leggenda

Storia di una suora calabrese che lasciò la sua povera terra natia, per aiutare un paese ancor più povero, lo Zambia in Africa.

La Missione di San Francesco è stata fondata nel 1960 da Suor Tarcisia Rizzo, una suora battistina di origine calabrese. Lasciando in giovanissima età gli agi del convento, Suor Tarcisia nel 1960 cominciò il suo percorso missionario in Zambia, una terra sconosciuta e remota. Questa donna straordinaria dedicò il resto della sua esistenza ad aiutare i poveri ed i lebbrosi, che la ricordano ancora, a quasi 10 anni dalla sua scomparsa, con amore e gratitudine. Suor Tarcisia fu la prima anche ad adottare il sistema detto delle “Adozioni a Distanza”: un modello per consentire di contribuire, con piccole somme, all’educazione o al mantenimento di bambini bisognosi. Tutt’oggi organizzazioni in tutto il mondo usano questo approccio per sostenere i poveri. Il progetto di Calabria pro Zambia: Ponte di Solidarietà, è quindi significativamente legato a queste terre, ed intende potenziare grandemente l'opera intrapresa con le nude mani da Suor Tarcisia quasi mezzo secolo fa.

Tanto è stato fatto, ma molto rimane da fare... Calabria pro Zambia: Bridge of Solidarity lavora con autorità locali ed altri gruppi missionari per costruire le seguenti strutture:

  • Una scuola tecnico-professionale per l’uso di macchinari industriali (sopratutto perforatrici per la creazione di pozzi d’acqua)
  • Costruzione di una casa d’accoglienza per orfani e bambini abbandonati;
  • Costruzione di un ricovero per missionari, insegnanti e volontari che si dedicano alla missione;
  • Sviluppo di un programma di scambi per la vendita di prodotti locali;
  • Ristrutturazione ed ampliamento del Centro Medico Missionario.
I fondi raccolti con le campagne avviate da Calabria pro Zambia serviranno tanto alle costruzioni di cui sopra, quanto al lancio di una campagna educativa di scala mondiale.



Un giorno con Sister Tarcisia

(Dal libro: "A Piene Mani. Storia di suor Tarcisia, missionaria in Africa")

Solwezi, novembre 1973 - Questa mattina ho organizzato le materie scolastiche per le maestre, ho cambiato tutte le fasce al lebbrosario... ho tagliato, pulito, fatto i bagni, ho stretto i denti parecchie volte, ma poi a farmi cambiare un po' l'umore e` arrivato il nostro caro amico don Lorenzo Marigo: mi porgeva le fasce, i cerotti, scambiava parole in lingua kaonde con i lebbrosi. Ho fatto tacere un po' i piu` piccoli a cui cercavo di fare i bagnetti per le madri che non hanno mani.

Non avevo neppure finito che ecco che arriva una chiamata urgente per la minaccia d'aborto (sei mesi).... via in moto! Arrivo in tempo per il bene di ambedue, e poi di ritorno. Sulla porta del dispensario c'era il ragazzo che aiuta a distribuire le medicine che mi dice: corri suora, c'e` del lavoro per te! Infatti un pover'uomo mentre lavorava sui campi si era dato un colpo di accetta sulla gamba e poi aveva camminato per nove chilometri, era sfinito!

Tutto bene di nuovo, ho cucito una serie di punti che non mi sembrava vero di rivedere la gamba in ordine di nuovo. Anche qui chiamai don Lorenzo, che per la prima volta vedeva una cosa simile, per passarmi pinze, forbici e tenere i punti fermi man mano che io legavo. Che bravo! Non ha neppure cambiato colore. Mi ha solo detto a un certo punto " E` Cristo che soffre! - Aveva le mani imbrattate di sangue. - Non pensavo che per amore avrei potuto fare questo". Il poverino che, grazie all'anestetico locale, era indolore, non vedeva l'ora di dire grazie per il rattoppo e...che aveva fame.

Questo è il ritmo di metà giornata, non vi racconto l'altra metà altrimenti girerà pure a voi la testa come a me, a questo punto, che sto in sala parto con una povera madre che darà alla luce la sua undicesima creatura, Perciò miei cari fratelli capirete il perché del mio ritardo, della mia fretta e della mia impossibilità di trovare alle volte un po' di calma di mente per concentrarmi e scrivere.

Vorrei dire altro, ma eccomi qui al lume di due candele che attirano tanti di quei moscerini di dimensione e qualita` diverse che non so come farli stare un po' buoni. Chi si brucia le ali, chi cade sul foglio e chi mi dà altro fastidio. È bene, perché mi tengono compagnia e mi fanno stare sveglia, ma non posso più continuare...

14 commenti:

GlitterVictim ha detto...

Le persone come Suor Tarcisia sono perle rare, un bene prezioso per l'umanità.

mario ha detto...

lo sai è un bellissimo blog......
scambio di link

Daniele Verzetti il Rockpoeta ha detto...

Vorrei augurare a Suor Tarcisia un sentito Buon Anno per tutto quello che fa.

Auguri di un 2008 felice anche a te Pino, a chi ami ed ai tuoi lettori.

Ciao
Daniele

Giovanna Alborino ha detto...

bravissimo pino, hai iniziato il nuovo anno con un bel post, complimenti..
un abbraccio
gio

Cris ha detto...

ciao.pino.è bello vedere che ci sono ancore persone cosi.si contano sulle dite delle mani.mi ricordano madre teresa di calcutta.bravo.

Pino Amoruso ha detto...

La grandezza di suor Tarcisia sta nel fatto che a dieci anni dalla sua scomparsa, l'opera da lei creata continua ad esistere ed a crescere.

Giovanna Alborino ha detto...

buongiorno:-)

Romano ha detto...

Complimenti. Un post bello e molto interessante. Voglio saperne di più. Cliccherò sui link che segnali. Ciao

Pino Amoruso ha detto...

Buongiorno gio!!!Sempre presente sul mio blog :-)

Ciao romano!!! Sempre gentile ;-)

Mimmo ha detto...

una storia esemplare....


buon anno! ;)

Pino Amoruso ha detto...

Riporto un commento di Daniele Verzetti il Rockpoeta da me erroneamente rifiutato durante la moderazione...
"Aver iniziato un qualcosa di così importante la rende unica. Spiace vedere che non sia conosciuta come dovrebbe invece.

Gli auguri a chi sta in cielo forse possono sembrare sciocchi ma ovunque sia un GRAZIE per quello che ha intrapreso e che ora altri portano avanti mi sembra quantomeno doveroso".

Ciao Pino :-)))
Daniele

Un caro saluto :-)
Pino

Annarita ha detto...

Grazie di avermi fatto conoscere questa bellissima storia di abnegazione e solidarietà con chi soffre. Non potevi inizare meglio il 2008, Pino. Aggrego il post nel mio del.icio.us.

Un abbraccio:)

Franca ha detto...

Io ammiro uomini e donne di Chiesa che vanno a operare "sul campo" dove c'è effettivamente bisogno.
Quello che non apprezzo è la quasi generale tendenza ad evangelizzare.
Il rispetto per l'uomo comincia proprio da quello per la sua cultura e il suo credo

Pino Amoruso ha detto...

@franca:- d'accordo sul rispetto delle culture e del credo; le idee si propongono, non si impongono.
Ben vengano personaggi del calibro di sister Tarcisia.