Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

29 febbraio 2008

Calabria: Amore ed Odio

Desidero, ed è la prima volta che lo faccio, pubblicare un commento lasciato da Maria Angela ad uno dei tanti post in cui parlo di De Magistris. Maria Angela cura un blog "Diaframmi Crotone" che ritengo molto interessante e che ovviamente è presente nel mio blogroll.
Ecco cosa ha scritto Maria Angela:

"Carissimo Pino,
come sempre sei impeccabile nel riportare le notizie.
Permettimi però di dirti una cosa: ho 31 e vivo da sempre in Calabria. Quel che ha detto De Magistris per me non è uno scoop o una novità.... la nostra realtà è questa e tutti la conosciamo e tacitamente "l'accettiamo".... e credimi.... per quanto uno cerchi in tutti i modi di opporsi o lottare, il muro contro cui ti scontri è duro da abbattere.... quindi o ti adegui e "ti unisci a loro" o nel tuo piccolo cerchi di fare altro senza "intaccare altro".... è sempre tutto molto difficile....questo uno dei principali motivi per cui le cose non vanno mai avanti e molti di noi "rinunciano ad una battaglia persa in partenza" e vanno via....e questo è anche uno dei motivi per cui la Calabria per quanto si possa amare allo stesso si odia...è frustrante sentirsi impotenti perchè per quanto tu possa lottare arrivi sempre al capolinea oltre il quale non ti è concesso andare....fidati....
Buona giornata,
Maria Angela"

10 commenti:

Simona ha detto...

non sono calabrese e conosco poco la realtà della regione (pur avendo una persona a me molto molto cara che arriva da lì). credo che non sia facile capire per chi vive lontano e sarebbe presuntuoso mettersi a fare i giudici di qualcosa che non si conosce. Ma è un segnale forte far vedere che ci sono persone coraggiose. Nel mio piccolo ho avuto il piacere di ospitare in trasmissione Aldo Pecora.
P.S: Il commento di Maria Angela è molto bello.

MARGY ha detto...

passo di qui per ringraziarti del voto che mi hai dato nel concorso di Baol!!..GRAZIE ;)

Raggio di sole ha detto...

Toccante il commento di angela. Grazie per il tuo saluto Pino , contraccambio molto volentieri , buona serata e buona domenica...a presto Gy

Franca ha detto...

Giudicare da fuori è sempre molto facile, ma se nessuno si rimbocca le maniche, se nessuno vuole mai sporcarsi le mani, come fanno le cose a cambiare?

Francesco Candeliere ha detto...

Ciao caro Pino.Il commento di Maria Angela raccoglie in pieno in mio stato d'animo e penso anche quello di ogni calabrese onesto.Come dice Franca,se nessuno si rimbocca le maniche è impossibile cambiare le cose.......,sacrosanto!!!Ma Cosa significa rimboccarsi le maniche?Forse non abbiamo visto cosa è accaduto agli eroi delle nostre terre che probabilmente avevano scelto di cambiare cose?
Se io,come libero cittadino,decido di denunciare il malaffare chi mi sostiene?Lo Stato è dalla mia parte oppure devo combattere anche contro di esso?Le mie armi di cittadino onesto bastano da sole? oppure,come dice Maria Angela, è una battaglia persa in partenza perchè combatto contro un nemico che non conosco.....paradossalmente invisibile nella sua feroce visibilità quotidiana???
Un salutone Pino....colgo l'occasione per salutare Maria Angela e tutti gli amici di Diaframmi....

Daniele Verzetti il Rockpoeta ha detto...

La sua rassegnazione è come una pugnalata al petto di ognuno di noi.

La seconda pugnalata nasce dal fatto che ha ragione.

Almeno allo stato attuale delle cose.

Romano ha detto...

Avendolo letto, aveva colpito pure me il commento di Maria Angela. Visiterò il suo blog.

Maria Angela ha detto...

Caro Daniele,
togli pure la prima pugnalata dal tuo cuore... :-))) ...
Io non mi arrendo... cerco in tutti modi di non farlo anche quando è inevitabile.... la mia è amarezza, impotenza e spesso frustrazione... non resa (anche se tra le righe appare quello).
La seconda pugnalata purtroppo ti tocca.... perché si....le cose stanno come dico in tutta la loro crudeltà.... lo sono sempre state, lo sono (come dici te allo stato attuale).... mi auguro solo che non lo saranno più un domani...illusione?non saprei...vedremo....

Maria Angela

ArabaFenice ha detto...

IO penso che per combattere le mafie sarebbe molto importante recuperare il senso dell'onestà che non tutti i cittadini hanno.
Ci sono tanti cittadini di condotta ineccepibile ma ce ne sono tanti che, pur non essendo affiliati a cosche, pur non essendo definibili "delinquenti", pur essendo incensurati, con i loro comportamenti opportunisti e egoisti contribuiscono al mantenimento dello stato di cose. A volte non se ne rendono neppure conto. Credono che con le loro piccole meschinità in fondo non fanno male a nessuno ma si sbagliano di grosso. I corruttori esisistono se c'è chi si fa corrompere. Le logiche clientelari che consentono a politici legati alle cosche di mantenere il loro potere e continuare a racimolare voti, anno dopo anno, sussistono perché ci sono cittadini che contribuiscono a questo sistema per una raccomandazione, per una pensione di invalidità quando invalidi non lo si è, per una pensione da braccianti quando non si è mai lavorato nei campi, perché si chiuda un'occhio di fronte a questa o quella irregolarità.
Impariamo tutti a vivere secondo le regole, ad avere il senso del merito altrui. Impariamo a vedere le cose diversamente: chi ci potrebbe permettere di essere assunti con una raccomandazione non è un benefattore perché, indipendentemente da chi ne è il beneficiario, ogni raccomandato assunto corrisponde ad una persona meritevole estromessa.
Impariamo a dissociarci da queste logiche e toglieremo il potere più basso ma più radicato su cui si reggono certi potenti.

Daniele Verzetti, Rockpoeta ha detto...

GRAZIE MARIA ANGELA, sapere che lotti da forza anche a me.

L'altra pugnalata non ci fermerà dal continuare a respirare ed a non arrenderci!

Daniele