Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

27 marzo 2008

Maria Oliverio alias "Ciccilla"



Maria "Ciccilla" Oliverio, bellissima ed allo stesso tempo crudele, era la donna del brigante Pietro Monaco. Quest'ultimo, in verità, era sposato con la sorella di Ciccilla, Concetta, ma lei, folle di gelosia, la uccise a coltellate. Quando morì il marito divenne lei stessa capo banda. Ciccilla era una donna molto "passionale" dopo la morte del marito si legò a diversi uomini e si dice che prima di uccidere i prigionieri faceva l'amore con loro. Catturata da un reparto del 58° fanteria fu dapprima condannata a morte, pena poi commutata ai lavori forzati. Quando morì la gente di Calabria cantava "la fimmina di lu brigante Monaco muriu, lu cori comu na preta mputtu tinia" (è morta la donna del brigante Monaco, aveva il cuore come una pietra).

11 commenti:

Raggio di sole ha detto...

Non conoscevo questa storia.ma conosco la forza delle donne....
Buonanotte Pino.

Raggio di sole ha detto...

Non conoscevo questa storia.ma conosco la forza delle donne....
Buonanotte Pino.

Melina2811 ha detto...

Di tante cose belle della Calabria .... proprio di questo dovevi parlare? Ciao da Maria

ArabaFenice ha detto...

Non conoscevo la storia di questa donna ma non diventerà certo uno dei miei idoli...un'assassina...uccidere la sorella poi...
Ciao Pino, buona giornata!

Pino Amoruso ha detto...

@Maria - Il brigantaggio fa parte della storia, soprattutto del Meridione d'Italia. Sarebbe monotono e ingiusto parlare solo degli aspetti positivi della Calabria.

@Arabafenice - Certamente non deve diventare l'idolo di nessuno. Un caro saluto ;-)

angelo dei boschi ha detto...

Il brigantaggio fa parte del meridione come causa dell'unità d'Italia... Il meridione abituato ad uno stile di vita con i borboni, si sono visti imporre leggi e mentalità nordiche, come per esempio il servizio di leva obbligatorio, che per anni sottravea delle giovani e robuste braccia all'agricoltura (su cui si basava il meridione non industrializzato dell'epoca) spesso mandando a pu***ne i raccolti, quindi i modesti profitti dei piccoli proprietari (cioé di quelli che avevano quel poco di terreno che serviva a mandare avanti una famiglia) in quanto i ricchi potevano permettersi la manodopera. E da questi giovani hanno attinto i briganti per accrescere le proprie bande, poi quelle più corrotte si si legarono ad altri "club" locali (mafia, 'ndrangheta, etc.etc.).
Sono andato un po' fuori tema e non intendevo fare lezioni. Cmq vedo che c'è attivata la moderazione dei commenti, quindi puoi cancellarmi quando vuoi!
Grazie per il passaggio e ben trovato.

articolo21 ha detto...

Il brigantaggio ultimamente è stato anche riabilitato da alcuni storici. Questa è una figura non certo esemplare, ma molto interessante.

Franca ha detto...

Una bella personcina!

calabrisella ha detto...

non conoscevo questa storia ma in Calabria sono tante le storie e le leggende sul mito dei Borboni. Sono molti a credere che i Savoia ursurparono il Meridione per arricchirsi. Di sicuro oggi non serve schierarsi nè covare vendette inutili ma utile è conoscere la storia per evitare che certe cose si ripetano. Conosco un gruppo contemporaneo che canta il brigantaggio: si chiamano Konsentia e sono molto bravi.
Donna coraggiosa comunque...
Sono stata a Fenestrelle e mette i brividi....capolavoro architettonico però

Romano ha detto...

Post 'ganzo'. Bravo Pino!

nonsoloattimi ha detto...

Ciao Pino... una donna che non rende giustizia all'essere umano... purtroppo!
un saluto
Claudia