Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

8 novembre 2008

Caccuri e la famiglia Simonetta

Caccuri, scorcio panoramico da Nord-Est

Durante le vacanza estive, ahimè un ricordo ormai lontano, in occasione della festa di San Rocco in Bocchigliero ho comprato, nella classica bancarella dedicata ai libri usati e non, diversi testi. In un libro-opuscolo dedicato alla Calabria, ho avuto modo di leggere la storia della famiglia Simonetta che ebbe una parte di grande rilevanza politica nella storia medievale d’Italia.

La patria di questa famiglia è Caccuri, comune della provincia di Crotone tra i più interessanti e gradevoli di tutta la Calabria per l’inconfondibile torre del Castello, la sagoma della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, il rosone della Badia di S. Maria del Soccorso e gli scorci paesaggistici e architettonici che regala. L'atmosfera medievale del borgo viene ricreata, ogni anno, il 12 agosto, nel corso della Giornata Medievale, manifestazione che richiama appassionati e curiosi.

Verso il 1430, Angelo Simonetta entrò al servizio di Francesco Sforza a cui Polissena Ruffo aveva recato in dote la signoria di Caccuri.
Divenuto segretario di questo condottiero, lo seguì in tutte le spedizioni, facendosi apprezzare soprattutto per le sue doti di valente diplomatico, al punto di meritarsi la riconoscenza del suo signore, che lo colmò di benefizi, innalzandolo alla dignità di consigliere e facendogli acquistare la cittadinanza di parecchie città lombarde.
Angelo Simonetta rimase in auge sotto il governo di Galeazzo Maria e morì, nel 1472, a Milano dove fu seppellito nella chiesa del Carmine.

I suoi due nipoti, che aveva fatto venire da Caccuri, condivisero la sua fortuna e il suo favore alla Corte degli Sforza. Il maggiore, Cecco Simonetta, nato nel 1410, seguì Francesco Sforza in tutte le vicende della sua vita di guerriero. Nel 1448 combatté al suo fianco nella battaglia di Caravaggio vinta sui Veneziani; nel medesimo anno ebbe da Renato d’Angiò il titolo onorifico di presidente della Camera dei Conti nel suo regno in partibus di Napoli e, dopo qualche tempo, fu nominato governatore di Lodi.
Quando Francesco Sforza divenne Duca di Milano, Cecco Simonetta ebbe parecchi feudi nel ducato. Per la sua fedeltà, la sua cultura e il grande impegno che profuse per la salvaguardia dei beni culturali e artistici, egli divenne il personaggio principale del ducato. Non ben visto dai cortigiani, che per gelosia e invidia cercarono di screditarlo agli occhi del duca, egli ebbe la stima e la fiducia dello stesso e fu sempre tenuto in grande considerazione.

Dopo la morte dello Sforza continuò nei suoi uffici sotto Galeazzo Maria, ma con la morte di quest’ultimo avvenuta per assassinio nel 1476, la sua stella cominciò a declinare.
Infatti, dopo il ritorno dall’esilio di Ludovico il Moro e il conseguente possesso del potere nel ducato di Milano, il fedele ministro Simonetta, fu arrestato e imprigionato nel castello di Pavia. Spogliato dei suoi averi e sottoposto a tortura, fu decapitato il 30 ottobre 1480. La sua tomba si trova nella chiesa si San Domenico in Pavia.

Il fratello minore, Giovanni Simonetta, ebbe come Cecco la stima e i favori di Francesco Sforza.
Ferdinando di Napoli gli diede, nel 1460, l’investitura dei feudi di Roccella e di Rocca di Neto in Calabria e il duca Galeazzo Maria gli fece dono della terra di San Giorgio nella Lomellina.
Dopo la morte di Francesco Sforza, di cui era stato segretario privato, si dedicò esclusivamente a scrivere la storia del suo signore, la quale venne alla luce a Milano agli inizi del 1480 col titolo: De rebus gestis Francisci Sfortiae Mediolanensi ducis. Alla fine del 1480 Giovanni Simonetta, coinvolto nelle vicende del fratello, fu sottoposto a tortura ed esiliato a Vercelli. E’ ignota la data precisa della sua morte, ma esiste il suo testamento con la data del 1491.
Nella chiesa di Santa Maria delle Grazie in Milano, sorge il suo sepolcro con l’epitaffio che attesta che Ludovico il Moro aveva acconsentito al suo rientro dall’esilio.

I due cardinali Giacomo Simonetta, vescovo di Perugia, e Luigi vescovo di Pesaro e quindi di Lodi, erano figlio di Giovanni il primo e nipote dello stesso il secondo: Luigi ebbe parte rilevante al concilio di Trento e la sua fama fu dovuta in gran parte all’intima amicizia con Carlo Borromeo.


15 commenti:

convolvolo21 ha detto...

Molto interessante questo spaccato di storia.
Ciao Pino, buon sabato!

Franca ha detto...

E' sempre molto interessante conoscere la storia della propria terra...

Mat ha detto...

ciao Pino!!!!! buon weekend :)

chit ha detto...

Una bella dinastia, la storia è piena di queste storie peccato che non ci sia più nessuno che ce le racconta.
Grazie per averlo fatto ;)

Pietro ha detto...

La Storia ha un fascino sempreverde

Dual ha detto...

Interessante post..e' bello conoscere popoli ed usi ...
Ti auguro una buona domenica.!!

LauBel ha detto...

che interessante questo excursus storico culturale...

Guernica ha detto...

Bel post!
La storia mi piace molto...
Molto interessante e sapere sempre qualcosa in più non fa male!!!:)

Romano ha detto...

Tu l'ami veramente la Calabria, complimenti!

Ciao Pino ;)

Daniele Verzetti il Rockpoeta ha detto...

Molto interessante quanto hai riportato.

Dual ha detto...

Ciao passavo da queste parti e ti lascio un salutino ed una buona giornata!!

Francesco ha detto...

Ciao, ti pregherei di venire nel mio blog affinchè tu possa leggere quello che l'attuale governo vuole fare con chi gestisce un blog, affinchè, nel caso fossi d'accordo, tu possa firmare la petizione on line per non far approvare questo scellerato decreto legge. Grazie. Buona giornata. Francesco

sirio ha detto...

Trovo sempre molto interessante conoscere la storia di luoghi e persone,e devo dire che tu lo sai fare molto bene!
Complimenti,pino.

Un caro saluto.

Melina2811 ha detto...

ciao e buona giornata da Maria

Pupottina ha detto...

che bello questo post!

mi è molto piaciuto...