Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

17 febbraio 2011

Catanzaro capitale europea della cultura, il comitato: “Serve lavorare in sinergia”

Il Comitato Promotore per Catanzaro Capitale Europea della Cultura 2019 commenta la notizia, apparsa su tutti gli organi di stampa calabresi della decisione del Comune di Catanzaro di esprimere la candidatura del capoluogo calabrese all’azione comunitaria “Capitale europea della cultura per l’anno 2019”. “Si tratta - scrive il comitato - di una manifestazione programmata dall’Unione Europea sin dal 1999 e che ha come scopo di promuovere la cooperazione tra operatori culturali, artisti e città degli Stati membri, nonché valorizzare la ricchezza della diversità culturali in Europa. Scopo finale è quello di contribuire a migliorare la conoscenza reciproca tra i cittadini europei, pur nel rispetto delle diversità. Per il 2019, - continua la nota - toccherà al nostro Paese esprimere candidature valide. Ecco che risulta veramente opportuno l’intervento del Comune di Catanzaro per la candidatura della Città Capoluogo che, per la verità, si affianca ad altre candidature da realtà urbane della nostra penisola. Si tratta di città spesso non reclamizzate da flussi turistici nazionali ed internazionali come l’Aquila, Brindisi, Matera, forse a dimostrare che centri cosiddetti “minori” contengono in sé le potenzialità di concorrere alla manifestazione programmata con dignità e speranza di conseguire il risultato. In effetti, - si fa rilevare - il Comune è stato molto sostenuto e spinto alla proposta di candidatura da un Comitato cittadino che, spontaneamente, lavorava al progetto già dal 2009 con riunioni, dibattiti e studi atti a promuovere l’immagine dalla città. Di questo comitato fanno parte molti studiosi, intellettuali e presidenti di circoli e associazioni culturali, a ribadire che, quando lo scopo di un’azione è quello di agire per il sostegno di un bene collettivo e per puntualizzare il valore e le potenzialità della comunità d’origine, tutte le difficoltà operative si appianano e la comunione d’intenti è assicurata. Il comitato, - si fa rilevare - composto fra gli altri, dagli storici Corrado Iannino e Aldo Ventrici, dai rappresentanti dell’Associazione culturale Mirabilia Mario Mauro e Giuseppe Matarese, da Claudio Pileggi presidente dell’Associazione culturale Cara Catanzaro, da Andrea Cantelmi per Cantelmi Network ha elaborato un primo progetto, concepito secondo i criteri previsti dalla Decisione n. 1622/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio ed ha anche predisposto una relazione sulla storia, il territorio e le strutture culturali di Catanzaro. Questi strumenti - scrive il comitato - sono stati rimessi al Sindaco ed all’Assessore alla Cultura della città come corredo di una istanza formulata dallo stesso Comitato: il Comune, infatti, è il soggetto istituzionale deputato per la richiesta di candidatura ufficiale”. Il comitato aggiunge che l’Assessore alla cultura Argirò ed il Sindaco Olivo “si sono immediatamente resi interpreti del valore della proposta, dando ad essa efficacia con un documento ufficiale della Giunta Comunale. Si tratta, comunque, della prima fase, preliminare e necessaria, di un lungo iter che prevede molti altri tipi di intervento secondo quanto stabilito dalla Decisione n. 1622/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio. Il Comitato - aggiunge la nota - sin da ora e per il prosieguo delle varie fasi procedurali, sino all’eventuale e sperabile risultato positivo finale, si dichiara disponibile a sostenere le attività del Comune, individuato dai regolamenti europei come unico soggetto istituzionale. Bene ha fatto, comunque, il Comune a chiedere il sostegno all’iniziativa della Regione Calabria, della Provincia di Catanzaro e delle altre città capoluogo del territorio regionale. Quando si opera per il conseguimento di uno scopo utile alla collettività, si riescono a superare anche gli individualismi e i protagonismi dei vari soggetti, come dimostra la nascita spontanea del Comitato che contiene al suo interno intellettuali ed operatori di varia estrazione, tutti accomunati dall’amore per la propria città e dalla volontà di pubblicizzarne e diffonderne le peculiarità, contribuendo a potenziarne il futuro. Perchè di questo si tratta, non solo di ripercorrere le tappe di un passato più o meno glorioso, ma anche e soprattutto quello di sviluppare una cultura del progresso e della identità come carta valida per il futuro. Il Comitato - si legge - è infatti da sempre convinto che solo una sinergia operativa potrà dare valore ed accreditamento all’iniziativa, nonché far conseguire lo scopo prefisso”.
fonte: giornaledicalabria.it

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