Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

6 gennaio 2007

Aroldo Tieri

Nella notte del 29 Dicembre 2006, “l’Italia ha perso uno dei suoi più grandi attori, un artista che ha attraversato un’epoca lasciando sempre un segno di prima qualità”. Con queste poche parole il sindaco di Roma Walter Veltroni è stato il primo a ricordare l’attore Aroldo Tieri scomparso all’età di 89 anni nella clinica romana Stella Mattutina tra le braccia della moglie Giuliana Lojodice. Scompare con lui un pezzo di storia del teatro, del cinema e della televisione italiana.
Figlio del giornalista e critico teatrale Vincenzo Tieri, Aroldo è nato il 28 Agosto 1917 a Corigliano Calabro; nel 1937 debuttò a teatro in “Francesca da Rimini“ dopo essersi diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico“. Negli anni 1938 – 1941 recita nella “Dodicesima Notte“ e “Le Allegre Comari di Windsor“ dopo essere entrato a far parte della Compagnia del Teatro Eliseo di Roma. Nel dopoguerra raggiunse il successo con il teatro di rivista di Garinei e Giovannini, accanto a Totò, Gino Cervi, Anna Magnani, Walter Chiari. Recitò anche nelle commedie leggere di Rattingan e Barry e in opere di maggiore impegno come il teatro di Pirandello.
Tra gli anni ‘50 e ’60 si dedica alla radio, alla televisione ed al cinema lavorando con registi del calibro di Steno, Soldati, Frignone, Mattoli. Girò oltre cento film; fu spalla di successo dei maggiori interpreti della commedia all’italiana. Indimenticabili le parti da lui svolte nei film “Totò cerca casa“, “Totò cerca moglie“, “Totò Sceicco”, “Totò e i re di Roma”, per ricordarne solo alcuni. L’ultima sua comparsa sul grande schermo si ebbe nel 2001 nel “ Pinocchio “ di Roberto Benigni. Alla radio interpretò molti radiogrammi ( da ricordare i Racconti romani di Moravia ). Esordisce in televisione nel 1957 recitando nello sceneggiato“La Foresta pietrificata“; presentò anche l’edizione 1960-61 di Canzonissima insieme all’attrice Lauretta Masiero.
Nel 1965 torna a tempo pieno al teatro formando una Compagnia con la moglie Giuliana Lojodice. Interpretano assieme spettacoli di grande popolarità e alto livello, da “Il gioco delle parti“ di Pirandello a “Un marito“ di Svevo, da “Candida“ di Shaw a “Il misantropo” di Moliére.
Nel 1984 Tieri ricevette il premio Armando Curcio per la rappresentazione Un Marito di Italo Svevo. L’ultimo suo lavoro teatrale prima del ritiro dalle scene fu L’Amante di Margherite Duras nel 1999.

3 commenti:

tammaro ha detto...

Le nostre belle montagne sono abbandonate , la maggior parte delle case in vendita a poche migliaia di euro , non si investe più perchè non c'è ritorno economico . I servizi mancano , le comodità e gli agi assenti per non parlare poi degli svaghi e dei divertimenti . Come cita il nostro cantastorie Otello Profazio in un sua canzone dal tono sarcastico "....nui cà campamu d'aria" , non può bastare specie per i più giovani . grazie

tammaro ha detto...

Il commento precedente è naturalmente da intendersi relativo al post inerente la neve e la montagna grazie

tammaro ha detto...

L'anno scorso Aroldo Tieri è stato ospite della città di Corigliano. Arrivato in Calabria con la sua simpatica moglie gli sono state conferite la cittadinanza onoraria e le chiavi della città per aver raggiunto fama e notorietà nazionale e per aver portato con orgoglio il nome della cittadina natale in giro per l'Italia .
I Coriglianesi si fanno onore a dispetto dei rossanesi.Il campanile è sempre acceso .