Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

25 settembre 2006

Rino Gaetano: paladino del Sud


Foto tratta dal sito: http://www.gaetanorino.too.it/

Ho deciso di iniziare questo post dedicato a Rino Gaetano con una definizione di Emanuele Tirelli contenuta nel sito ondarock.it che ritengo molto espressiva: “Autore di canzoni graffianti e appassionate, paladino del Sud e degli sfruttati, nemico giurato di tutti i politici, Rino Gaetano è uno dei songwriter di culto della scena italiana. Ha cantato un’Italia grottesca negli anni della tensione e delle P38. Dopo la sua morte, le sue canzoni sono state riscoperte negli anni e saccheggiate senza ritegno. Ma la denuncia sociale celata dietro l’ironia delle sue filastrocche resta ancora attualissima.”.
Rino Gaetano nacque a Crotone il 29 ottobre del 1950; si trasferì a Roma per motivi di lavoro dei suoi genitori all’età di dieci anni. Anche se visse in quella città per tutto il resto della sua vita, non dimenticò mai la Calabria come si può benissimo evincere nella canzone “Ad esempio a me piace il sud” che segna, insieme ad altri due capolavori, “Tu, forse non essenzialmente tu” e “ Supponiamo un amore” l’inizio del graduale distacco del cantautore calabrese dal cantautorato italiano degli anni ’70. Eppure l’inizio della sua carriera discografica non fu fortunato. Nel 1973, la It licenzia i due singoli "I love you Maryanna" e "Jaqueline", incisi da Gaetano con lo pseudonimo di Kammamuri's. Il suo primo album “Ingresso libero”, uscito nel 1974 non riuscì ad attirare l’attenzione del pubblico e della critica. Eppure passa solo un anno ed ecco che viene pubblicato il singolo che, probabilmente segnò la svolta “ Il cielo è sempre più blu”. Ma il vero successo Rino Gaetano lo raggiunse nel 1976 con un nuovo capolavoro “ Mio fratello è figlio unico” nel quale si svela l’animo politico del cantautore; la frase “E’ convinto che esistono ancora gli sfruttati, malpagati e frustati” a distanza di 30 anni credo che sia ancora, purtroppo, attuale. Il 1978 è l’anno della consacrazione: partecipazione al festival di Sanremo con “Gianna”; pubblicazione dell’album “Nuntereggae Più”.
Il 2 giugno 1981 Rino Gaetano perse la vita in un tragico incidente sulla via Nomentana; dopo l’incidente venne rifiutato da cinque ospedali. Questa circostanza è analoga a quella narrata in una delle sue prime canzoni “La ballata di Renzo” in cui si narrava la storia di un giovane che, a seguito di un incidente automobilistico, non trovava un ospedale che riuscisse ad ospitarlo.
Credo che Rino Gaetano rappresenti oggi uno dei maggiori esponenti della canzone italiana per l’attualità, a distanza di molti anni, dei temi trattati nelle sue canzoni, per l’ironia e l’intelligenza dei suoi testi. D’altronde l’Italia non è ancora oggi un paese surreale, diviso tra passioni sentimentali e contraddizioni?



Ad esempio a me piace . . . il Sud
Rino Gaetano ( RCA/BMG Ariola ) 1974

Ad esempio a me piace la strada
col verde bruciato, magari sul tardi
macchie più scure senza rugiada
coi fichi d'India e le spine dei cardi
Ad esempio a me piace vedere
la donna nel nero nel lutto di sempre
sulla sua soglia tutte le sere
che aspetta il marito che torna dai campi
Ma come fare non so
Si devo dirlo ma a chi
Se mai qualcuno capirà
sarà senz'altro un altro come me
Ad esempio a me piace rubare
le pere mature sui rami se ho fame
e quando bevo sono pronto a pagare
l'acqua, che in quella terra è più del pane
Camminare con quel contadino
Che forse fa la stessa mia strada
parlare dell'uva, parlare del vino
che ancora è un lusso per lui che lo fa
Ad esempio a me piace per gioco
tirar dei calci a una zolla di terra
passarla a dei bimbi che intorno al fuoco
cantano giocano e fanno la guerra
Poi mi piace scoprire lontano
il mare se il cielo è all'imbrunire
seguire la luce di alcune lampare
e raggiunta la spiaggia mi piace dormire.


2 commenti:

tammaro ha detto...

Un genio col suo stile , sottolineo la bellezza di alcuni pezzi "soft" del grande Crotonese
Ricordo : "ad esempio"
Quando l'abbiamo visto la prima volta a Sanremo abbiamo scambiato l'essenza della sua vera arte con la voglia di stravaganza e di meravigliare la platea
strepitoso............ "Gaetanesco"

Alessandri Ricchi ha detto...

Quando ascolto le canzoni di Rino Gaetano, la sua voce incredibile, toccante, mi trasmette una cosa sola: l'amore per la vita. Ed è per questo che mi riesce ancor più difficile accettare che sia morto così giovane. E il suo nome si inserisce nella lunga lista di morti premature, ognuna delle quali è uno schiaffo al viso di Dio. Le sue canzoni trasmettono allegria e si può definirlo clown, pagliaccio, giullare, ecc... (definizioni che, buttate lì così, mi irritano da morire, soprattutto se escono dalla bocca di un Baudo o un Boncompagni). Tuttavia solo chi ama il proprio paese e l'umanità in generale in modo profondo, serio e veramente impegnato, sa essere così pungente, salace, acuto, proprio nella speranza di migliorarlo questo mondo, questa Italia che in trent'anni, in mano a politici senza bandiera e a ecclesiastici senza croce, non è riuscita a cambiare. Le sue canzoni sono anarchia pura, arte, amore; né rosse, né nere. Significativo è il fatto che resistono ancora ai "comunisti"(De Andre' non è stato così fortunato, purtroppo). Il suo canto è davvero un "canto libero". Certo, anche lui, probabilmente, dovette arrivare a compromessi con case discografiche e "classifiche di dischi", come ogni cantautore. Sono convinto, però, che se Chissacchì non ce l'avesse portato via così presto, avrebbe trovato certamente il modo di essere sé stesso. Ciao a tutti.