Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

15 ottobre 2006

Santo Stefano di Camastra: l'Arte della Ceramica

Santo Stefano di Camastra

La curiosità è uno degli elementi peculiari del mio carattere; oggi da blogger posso far conoscere e pubblicare ciò che penso e soprattutto il frutto delle mie ricerche su vari argomenti. Proprio questa “esigenza” di documentarmi su cose nuove, mi ha spinto in passato a cercare su internet ed a pubblicare oggi qualche notizia su Santo Stefano di Camastra e la sua Arte della Ceramica. Non conosco personalmente questo paese, ( anche se spero di andarci presto ), ho potuto soltanto apprezzare alcuni prodotti di ceramica regalatemi da due amici nati in quel comune, di circa 5000 abitanti in provincia di Messina, “ esuli forzati” come me.
Devo subito affermare che ho avuto qualche difficoltà nel reperire notizie riguardanti la sua storia, soprattutto quella del periodo anteriore al XVII secolo.
L’attuale sito fu riedificato nel 1683 dal duca di Camastra Giuseppe Lanza Barresi; peculiare e di grande interesse urbanistico la pianta del centro storico che presenta una forma di rombo iscritto in un quadrato. Santo Stefano di Camastra, situata tra i monti Nebrodi ed il mar Tirreno, è definita da molti una città museo ricca d’opere antiche e moderne. Non poteva essere altrimenti visto che ciò che ha reso questo piccolo comune famoso in tutto il mondo, è l’arte della ceramica apprezzata anche nelle fiere internazionali di New York, Toronto, Francoforte, Barcellona, ecc. Ho detto opere moderne e soprattutto antiche; infatti, è da presupporre, in seguito al ritrovamento di fornaci risalenti al X secolo, che già in quel periodo esistesse l’attività della ceramica, limitata inizialmente alla produzione di materiali da costruzione e di uso domestico. Nel XVIII secolo la qualità delle opere degli artigiani stefanesi migliora sensibilmente grazie alle tecniche di smaltatura del cotto apprese dai maestri Napoletani. Si cominciarono a produrre ceramiche artistiche ancora oggi caratterizzate dai colori verde rame, giallo arancione, blu cobalto e bruno manganese; vere e proprie opere d’arte in ceramica che decorano gli ambienti interni ed esterni dei palazzi gentilizi. Oltre a queste opere decorative i maestri di Santo Stefano producono anche fioriere, piatti, brocche, vasi e mattonelle; le loro opere conservano l’elemento rustico del gusto siciliano, pur richiamando lo stile di Luigi XIV. Pur rimanendo sempre viva la tradizione artigiana, dal XIX secolo incomincia la produzione industriale delle opere maioliche Stefanesi; alcuni artigiani, per migliorare la tecnica pittorica, chiamarono a Santo Stefano ceramisti francesi che si fermarono molti anni a lavorare con loro. Nel 1934 fu istituita la “ Scuola Regionale d’Arte per la Ceramica ” che rappresentò il gran salto di qualità dell’arte della ceramica stefanese.
Desidero finire questo post dedicato all’arte della ceramica a Santo Stefano di Camastra, riportando integralmente quanto letto su un sito internet dedicato all’arte maiolica stefanese: “ Il successo dell’economia stefanese sta nel fatto che non vengono esportati soltanto i prodotti ma insieme ad essi anche la cultura che li ha generati, il loro processo lavorativo, l’entusiasmo con cui sono stati concepiti e realizzati”.



1 commento:

Anonymous ha detto...

sono nata a s. stefano di camastra
ma abito a milano da circa 40 anni.
amo il mio paese e mi ha fatto molto piacere visitare questo sito ,ringrazio chi ha fatto questa bella descrizione di s. stefano. vedere le foto publicate per me è stata una piccola emozione.
GRAZIE