Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

27 aprile 2007

Lettera aperta dei ragazzi di Locri al giornalista Curzio Maltese



Tratto da : "Rete per la Calabria"

LOCRI (RC), 25/04/2007 - “Caro Maltese, purtroppo neanche 40 pagine di giornale basterebbero per descrivere la preoccupante situazione in cui versano la Locride, la Piana di Gioia Tauro, Reggio e la Calabria tutta”. Comincia così la “prima lettera aperta” che il movimento dei ragazzi di Locri ‘E adesso ammazzateci tutti’, nato all’indomani dell’omicidio Fortugno, ha indirizzato al giornalista del quotidiano ‘La Repubblica’ Curzio Maltese, autore dell’inchiesta sulla ‘Ndrangheta e Reggio Calabria pubblicata nella prima pagina del numero odierno del quotidiano diretto da Ezio Mauro.

Nella lettera i ragazzi puntano il dito contro la politica regionale calabrese: “Il vero problema della Calabria – scrivono i giovani antimafia - non è la ‘ndrangheta, ma la mancanza di volontà politica di arginare ogni fenomeno para-mafioso, colmo però di pratiche clientelari, affaristiche e lobbistiche ancor più pericolose della ‘ndrangheta di per sè”.

E’ la malapolitica – scrivono - quella in primis del Consiglio regionale più inquisito d’Italia e del suo presidente Giuseppe Bova, che ha addirittura querelato il portavoce del nostro movimento, Aldo Pecora, perché assieme abbiamo chiesto trasparenza ed eticità e denunciato le strumentalizzazioni che una certa parte politica (facente capo allo stesso Bova) ha messo in atto anche su noi giovani all’indomani dell’omicidio dl Vicepresidente del Consiglio regionale, quasi a voler ‘gestire’, ‘controllare’ anche la nostra spontanea ribellione”.

“La politica contro l’antimafia, contro i giovani che alzano la voce ed esigono etica, trasparenza, moralità nella regione dove un politico, lo ricordiamo, è stato ucciso in un seggio elettorale delle Primarie, a sei mesi dalle elezioni regionali”.

E sempre sulle querele e la politica i giovani del movimento di Locri ricordano: “queste cose, almeno, sono state stigmatizzate formalmente nell’ultima relazione annuale dei magistrati della Direzione Nazionale Antimafia, ma ovviamente la cosa non ha fatto notizia”.

“Il pizzo – si legge a conclusione della lettera che potenzialmente sarà la prima di una lunga serie - è uno dei problemi, ma non il solo anzi, forse è il meno peggio”. Ed a proposito di ciò i ragazzi si appellano a Maltese: “ci dia voce – scrivono – e diremo tutto ciò che in un anno non siamo riusciti a ‘far uscire’ dalla Calabria; la nostra voce, che ha raccolto ormai quelle di tutti i calabresi disperati ed asciugato le lacrime di chi il conto della ‘ndrangheta continua ogni giorno a pagalo sulla e con la propria pelle”.

I ragazzi in chiusura ringraziano il giornalista “per aver riacceso un riflettore sulla Calabria e ricordato anche il sangue senza giustizia del calabrese magistrato di Cassazione Antonino Scopelliti assieme al caso dell’ex imprenditore oggi testimone di giustizia Pino Masciari”. “Prossima puntata – chiudono – sul grave problema dell’informazione, con prove e fatti di una Calabria oramai sottoposta a prove tecniche di regime”.

"La pax della n'drangheta soffoca Reggio Calabria" di CURZIO MALTESE

1 commento:

Anonymous ha detto...

se vuoi collaborare e scrivere qualcosa contattami..non sono "terrone" di nascita ma vorrei una tua collaborazione....
http://blogs.san-lorenzo.com/lancillotto/
ciao adriano