Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

10 giugno 2007

Centrale termoelettrica alle porte di Catanzaro



Quando mi trasferii a Milano, ormai quasi dieci anni fa, tra le cose che mi mancavano della mia terra e soprattutto di Catanzaro, c'era sicuramente il clima che costituisce a ragione una delle risorse che ci invidiano un po' tutti. Ci invidia soprattutto chi, purtroppo come me è costretto a vivere in una zona ad alto inquinamento atmosferico. Da mesi seguo la vicenda della Centrale Termoelettrica Edison di Simeri Crichi alle porte di Catanzaro nella speranza che qualche “politico”si interessi del problema (anche se penso che ormai sia tardi) bloccando la costruzione del “mostro” che porterà si qualche posto di lavoro, ma porterà anche e soprattutto tantissimo inquinamento. Il problema a mio parere doveva essere risolto all'inizio; i politici locali non dovevano permettere la costruzione della centrale a maggior ragione se il terreno su cui è stato costruito il tutto era di proprietà comunale. Cosa simile volevano fare nella cittadina alle porte di Milano in cui vivo attualmente. Qualche amministratore locale, approfittando del problema di bonifica che incombe su un'area inquinata dagli scarichi di una precedente fabbrica, voleva far sorgere su quell'area una Centrale Termoelettrica. La società che avrebbe costruito la Centrale si sarebbe accollato i costi della bonifica. Movimentazione generale dei cittadini, costituzioni di comitati che hanno prodotto quanto sperato: la Centrale Termoelettrica non sorgerà più grazie anche alle amministrazioni comunali attuale e precedente che hanno scongiurato quel pericolo. Cosa che non può più essere a Simeri Crichi come ho potuto leggere su sul sito "Catanzaro Turbolenta". Riporto di seguito integralmente quanto letto in quanto fa capire cosa succederà da qui a poco:

“Sta per entrare in funzione, in località S. Francesco di Simeri Crichi, alle porte di Catanzaro, una centrale termoelettrica EDISON alimentata a gas metano, fonte energetica non rinnovabile al pari del petrolio. La centrale è stata autorizzata con decreto ministeriale 10.05.2002 n° 7127.
L’impianto avrà una potenza di 800 MW (800 milioni di Watt) e produrrà nelle 8.000 ore di funzionamento annue circa 6.400.000 MWh usufruendo di sovvenzioni pubbliche derivanti da agevolazioni assegnate all’energia prodotta da fonti rinnovabili o assimilate (i famigerati CIP6 o certificati verdi). La centrale termoelettrica brucerà oltre 1 miliardo di metri cubi di metano all’anno, un consumo di 50 volte superiore a quello dell’intera città di Catanzaro che nell’anno 2001 ne ha consumato poco meno di 20 milioni di metri cubi (FONTE ISTAT).
La centrale in un solo anno immetterà in atmosfera circa 1.700 tonnellate di ossidi di azoto, 2.272.000 tonnellate di anidride carbonica, 1.500 tonnellate di ossidi di zolfo e 600 tonnellate di particolato atmosferico della frazione più´ grossolana (PM10). Queste sostanze rilasciate in atmosfera svilupperanno particolato secondario ed ozono. In particolare il raggio d’azione del particolato in presenza del quale sono opportune alcune cautele, può raggiungere le centinaia di chilometri in linea d’aria, essendo direttamente proporzionale alla velocità ed alla direzione dei venti ed al tempo di stazionamento in atmosfera. Il particolato atmosferico è costituito da particelle inorganiche talmente piccole da poter essere inalate e, attraverso gli alveoli polmonari, assorbite dal sangue che può veicolarle verso ogni organo o tessuto del corpo umano dove, accumulandosi, possono dar luogo a processi flogistici e degenerativi meglio noti con il nome di nanopatologie fenomeno fatto oggetto di indagine scientifica.
La UE (Unione Europea), nell’ambito degli studi sull’inquinamento atmosferico e del programma Aria Pulita per l’Europa (Clean Air For Europe) ha stimato in 348.000 morti premature e 21.400 casi di decessi dovuti all’ozono i costi annui dei danni da esposizione a queste sostanze (informazioni sull'inquinamento atmosferico). Il dibattito sull’impatto ambientale causato dall’insediamento di una centrale turbogas in territori dove non preesistono installazioni similari si è acceso negli ultimi anni in conseguenza del proliferare di queste centrali e della costituzione di numerosi comitati che si oppongono alla loro installazione ed ai danni causati.
Esistono sistemi tecnologici, frutto di ricerche cofinanziate, fra gli altri, anche da EDISON (ricerche) come la riduzione catalitica selettiva, i catalizzatori di ossidazione, l’abbattimento in torre di raffreddamento ed i reattori SCONOx che consentono un abbattimento delle emissioni inquinanti e della successiva formazione di particolato secondario ed ozono.
Il D.Lgs. 4.8.1999 n. 351 in attuazione della direttiva 96/62/CE sulla qualità dell’aria ambiente pone tra i suoi obiettivi il mantenimento della qualità dell’aria ambiente laddove è buona ed il miglioramento negli altri casi.
In Calabria, risultano ad oggi autorizzate almeno altre cinque centrali simili: Altomonte (Cs) già operativa, Scandale (Kr), Pianopoli (Cz), San Ferdinando d’Aspromonte (Rc) e Rizziconi (Rc) : se si moltiplicano i fattori inquinanti per il numero di centrali previste e si rapporta il raggio d’azione alle condizioni dei luoghi ed ai venti prevalenti non sarà difficile immaginare un impatto disastroso sulla qualità dell’aria ambiente dell’intera regione con pesanti ricadute anche sull’agricoltura e sul turismo”.

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