Un prestito? Meglio chiederlo altrove. Le cinque province calabresi sono i posti d’Italia con il costo del denaro più elevato. Fra Cosenza e Trento c’è una differenza del settanta per cento. L’aumento ricade sulle spalle di tutti: famiglie, imprese e pubblica amministrazione.
Catanzaro - Serve un prestito di denaro? Meglio salire in macchina, fare il pieno di benzina, percorrere 1.175 chilometri, arrivare a Trento, intascare la somma e tornare a casa. Sarà anche un po’ più faticoso e apparentemente meno conveniente, considerato il prezzo attuale della benzina, ma in realtà è la scelta più saggia se non per evitare di pagare tassi di intesse più alti del settanta per cento. Lo dice l’Istituto Tagliacarne, che ha vivisezionato i dati della Banca d’Italia sui tassi applicati in 130 province: Cosenza, Vibo Valentia, Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria sono, in rigoroso ordine di sconvenienza, i posti d’Italia dove sarebbe meglio non contrarre un prestito a breve termine. In Calabria - riporta il Sole 24 Ore, l’autorevole quotidiano economico-finanziario - un prestito costa il settanta per cento in più che a Trento, Firenze e Bologna. L’anno scorso nella provincia di Cosenza a un credito, da restituire in 18 mesi, le banche hanno applicato un tasso medio del 9,32 per cento; a Trento del 5,46 per cento, quasi quattro punti di differenza. E l’aumento del costo del denaro - si fa rilevare con cura - è ricaduto sulle spalle di tutti: famiglie, imprese e pubblica amministrazione. Ma il motivo? «La situazione è determinata dalle peculiarità territoriali», osserva Corrado Martone dell’Ufficio studi Tagliacarne, contattato dal quotidiano di Confindustria. Poi cerca di chiarire che «nel Mezzogiorno gli affidamenti sono mediamente più contenuti e ciò implica che i tassi sono più elevati», e che un peso importante è rappresentato «dalla diversa articolazione delle banche tra Nord e Sud e della maggiore frammentazione creditizia nel Mezzogiorno ». Valla a spiegare all’imprenditore di Rizziconi, Nino De Masi, agli industriali calabresi o anche alle famiglie calabresi di una terra povera ma dal denaro costoso.
ildomanionline
3 commenti:
Incredibile proprio dove i prestiti sarebbero più necessari anche per scoraggiare il fenomeno dell'usura...
non sapevo, interessante questa notizia, ma anche molto triste per chi e' costretta a chiedere un prestito, ed oggi non sono poche le persone che necessitano..
un saluto
gio
Bravo! Ciò che hai riportato è tristemente vero e illuminante.
Ti seguirò (adesso inserisco il tuo link).
Ciao,
Romano
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