Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

20 novembre 2007

In Calabria il denaro costa di più



Un prestito? Meglio chiederlo altrove. Le cinque province calabresi sono i posti d’Italia con il costo del denaro più elevato. Fra Cosenza e Trento c’è una differenza del settanta per cento. L’aumento ricade sulle spalle di tutti: famiglie, imprese e pubblica amministrazione.

Catanzaro - Serve un prestito di denaro? Meglio salire in macchina, fare il pieno di benzina, percorrere 1.175 chilometri, arrivare a Trento, intascare la somma e tornare a casa. Sarà anche un po’ più faticoso e apparentemente meno conveniente, considerato il prezzo attuale della benzina, ma in realtà è la scelta più saggia se non per evitare di pagare tassi di intesse più alti del settanta per cento. Lo dice l’Istituto Tagliacarne, che ha vivisezionato i dati della Banca d’Italia sui tassi applicati in 130 province: Cosenza, Vibo Valentia, Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria sono, in rigoroso ordine di sconvenienza, i posti d’Italia dove sarebbe meglio non contrarre un prestito a breve termine. In Calabria - riporta il Sole 24 Ore, l’autorevole quotidiano economico-finanziario - un prestito costa il settanta per cento in più che a Trento, Firenze e Bologna. L’anno scorso nella provincia di Cosenza a un credito, da restituire in 18 mesi, le banche hanno applicato un tasso medio del 9,32 per cento; a Trento del 5,46 per cento, quasi quattro punti di differenza. E l’aumento del costo del denaro - si fa rilevare con cura - è ricaduto sulle spalle di tutti: famiglie, imprese e pubblica amministrazione. Ma il motivo? «La situazione è determinata dalle peculiarità territoriali», osserva Corrado Martone dell’Ufficio studi Tagliacarne, contattato dal quotidiano di Confindustria. Poi cerca di chiarire che «nel Mezzogiorno gli affidamenti sono mediamente più contenuti e ciò implica che i tassi sono più elevati», e che un peso importante è rappresentato «dalla diversa articolazione delle banche tra Nord e Sud e della maggiore frammentazione creditizia nel Mezzogiorno ». Valla a spiegare all’imprenditore di Rizziconi, Nino De Masi, agli industriali calabresi o anche alle famiglie calabresi di una terra povera ma dal denaro costoso.
ildomanionline

3 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta ha detto...

Incredibile proprio dove i prestiti sarebbero più necessari anche per scoraggiare il fenomeno dell'usura...

Giovanna Alborino ha detto...

non sapevo, interessante questa notizia, ma anche molto triste per chi e' costretta a chiedere un prestito, ed oggi non sono poche le persone che necessitano..
un saluto
gio

Romano ha detto...

Bravo! Ciò che hai riportato è tristemente vero e illuminante.
Ti seguirò (adesso inserisco il tuo link).

Ciao,
Romano