Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

27 settembre 2007

A rischio desertificazione

Salviamo l’ambiente calabrese è il grido d’allarme che si è levato nel corso di un convegno all’Unical.

RENDE. Salviamo l’ambiente calabrese in modo responsabile per non incorrere in un processo di desertificazione galoppante. È il grido di allarme lanciato all’Università della Calabria nel corso del convegno promosso dal dipartimento di ecologia - Laboratorio di Geografia - e dalla Società Geografica Italiana. Molte zone della nostra regione ed in particolare il crotonese e la sibaritide sono esposte a situazioni di desertificazione, per cui bisogna intervenire con forme di investimenti economici e di sensibilizzazione della società perché si doti e viva il proprio ambiente nel rispetto della qualità della vita. Il convegno si è sviluppato seguendo la traccia indicata nel tema: “Conoscenze ed azioni nella lotta alla desertificazione”, con gli interventi iniziali del Pro Rettore, prof. Lucio Grandinetti, e degli assessori regionali all’Agricoltura e all’Ambiente, Mario Pirillo e Diego Tommasi, che hanno evidenziato l’impegno della Regione Calabria nel sostenere, rapportandosi con il mondo universitario e scientifico, con finanziamenti e progetti adeguati lo sviluppo e la difesa del territorio; mentre l’Assessore Provinciale all’ambiente, Luigi Marrello, ha parlato delle funzioni esercitate dall’Amministrazione Provinciale di Cosenza in materia di programmazione e difesa ambientale del territorio, ricco di grandi potenzialità anche turistiche. È toccato poi a Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino, chiudere lo spazio riservato al mondo delle istituzioni, il quale ha lanciato un accorato appello per individuare le azioni giuste e le pratiche di gestione del territorio in modo da evitare disastri ecologici e ambientali come quelli registrati durante la scorsa estate. Il convegno, moderato dal prof. Franco Salvatori, presidente della Società Geografica Italiana, è entrato poi nel vivo della discussione con la relazione del prof. Piero Gagliardo, del dipartimento di ecologia dell’UniCal e promotore dell’evento. “Vi è la necessità - ha dichiarato il prof. Piero Gagliardo - di diffondere la più ampia conoscenza possibile sul tema della desertificazione, rispetto al quale esiste una diffusa ignoranza, dipendente dal fatto che nell’immaginario collettivo il termine viene associato e localizzato in aree dove i deserti sono già presenti e ben lontani dal nostro bel Paese. È importante, quindi portare questo problema all’interno del mondo della scuola, attraverso incontri, esposizioni di mostre, distribuzione di materiale informativo, convegni regionali, nazionali e internazionali, produzione di pannelli esplicativi dell’argomento e di mostre fotografiche”. “Da tutte le esperienze acquisite fino ad oggi, ed in particolare dopo avere partecipato ai lavori della COP8 a Madrid, avvenuta agli inizi di questo mese di settembre - ha proseguito il prof. Gagliardo - il laboratorio di geografia dell’Unical, ha ritenuto opportuno di promuovere tre iniziative di ricerca in Calabria. Si tratta di sviluppare un metodo integrato per stabilire come i legami tra povertà e degrado della terra possono essere valutati. La seconda iniziativa riguarda una linea di ricerca che preveda la realizzazione di studi pilota in Calabria, riguardante i sistemi di allerta precoce. Un terzo impegno sarà quello di organizzare una scuola estiva di tecniche di rilevamento delle criticità ambientali sui temi della siccità e della desertificazione, aperta a ricercatori stranieri, al fine di trasmettere livelli di conoscenza derivabili dall’osservazione diretta e da rilievi accurati su territori calabresi a rischio di degrado e di desertificazione a ricercatori che vivono e lavorano nel centro e nord Europa e che non hanno alcuna esperienza di eventi di desertificazione. Un progetto - ha concluso il prof. Gagliardo - che dovrà coinvolgere non solo il dipartimento di Ecologia dell’Università della Calabria, quanto gli assessorati all’agricoltura e all’ambiente, l’Arpa Calabria, il Cnr, l’ex ARSSA e le associazioni di categoria del mondo rurale”. L’intervento del prof. Piero Gagliardo si è chiuso mostrando delle immagini ad effetto della nostra regione, alternando immagini bellissime dei nostri boschi, laghi e pascoli, ad altre riprese dall’alto che mostrano le colline e le pianure del crotonese ormai aride e che, invece, meriterebbero un recupero al verde e alla loro bellezza ambientale in contrasto con le acque del mare. “Per arrivare a ciò - ha affermato il prof. Gagliardo - bisogna che ognuno ami questa terra e questi ambienti. È solo con l’amore che si può salvare la bellezza del nostro ambiente”.

giornaledicalabria.it

Cia Calabria: prima “Festa d’Equinozio d’Autunno”

Oggi giovedì 27 settembre, a Catanzaro, nella piazzetta di Vico I° Poerio, organizzato dalla Confederazione italiana agricoltori della Calabria e dal Centro Asa Bio, Salute e Natura, Benessere, avrà luogo la prima “Festa d’Equinozio d’Autunno, San Michele”.

Il programma prevede:

- alle ore 9,30 la colazione del bosco magico e i lavori sulla storia dell’equinozio;

- alle ore 17,30 l’animazione sull’equinozio (con distribuzione dei pop corn di Mabon);

- alle ore 19,00 la distribuzione delle frittelline del tramonto.

All’interessante e originale iniziativa prenderanno parte diverse scuole della regione. Nell’occasione si svolgerà la raccolta delle firme per la consultazione nazionale “Liberi da Ogm”.

cia.it

26 settembre 2007

Milioni di meduse invadono Tirreno Meridionale

Tirreno meridionale invaso dalle meduse. Si calcola che siano addirittura milioni. La zona piu' colpita tutta la costa tirrenica della Calabria e della Basilicata, in particolare tutto il vibonese, in Calabria. A Vibo Marina le quantita' sono talmente elevate che si intasano le pompe delle navi e dei pescherecci. E presto l'invasione potrebbe arrivare fino alle Eolie. L'allarme e' del direttore scientifico dell'Istituto per la ricerca sul mare (Icram), Silvio Greco. ''Un fuori stagione veramente preoccupante - ha detto Greco che sta monitorando il mare calabrese - che conferma le alterazioni delle catene trofiche per colpa dei cambiamenti climatici, con buona pace degli scettici''. Le meduse che hanno invaso ormai da circa una settimana, riferisce Greco, le coste tirreniche delle regioni del sud sono della specie Pelagia noctiluca, o medusa luminosa per la capacita' di emettere, in seguito a stimoli di varia natura, una caratteristica luminescenza verdastra. Cosmopolita, e' una medusa molto urticante. Ha un ombrello di massimo 15 cm di colore rosa/arancio. Sono i suoi quattro filamenti ad essere pericolosi, che possono arrivare fino a 4 metri. Si puo' essere colpiti anche senza vederla affatto e quindi rimanere urticati anche a un metro di distanza. ''Le meduse hanno trovato un mare fertile per la loro invasione - ha proseguito Greco - infatti a settembre abbiamo un trend marino come giugno e luglio. Non si e' innescato, cioe' - ha spiegato l'esperto - nessun meccanismo di sprofondamento delle acque superficiali e quindi specie opportuniste come le meduse si sono accaparrate lo spazio lasciato aperto da questa alterazione''. (ANSA).

24 settembre 2007

Catanzaro: la "Notte Piccante".

Sabato 29 settembre sarà celebrata a Catanzaro la “Notte Piccante”, una prima assoluta per la città capoluogo. , nonostante questo genere di eventi sia stato inventato proprio nella provincia di Catanzaro (precisamente nella splendida cornice della discoteca di Pietragrande e nella bella ed accogliente Soveria Mannelli) per poi diffondersi un po’ dovunque in varie città, il capoluogo di regione mai fino ad ora aveva pensato nulla di simile. Dalle 18.00 di sabato fino all’alba di domenica Catanzaro sarà lieta di ospitare nel suo affascinante centro storico quanti vorranno trascorrere momenti di goliardia, di sano divertimento ma anche di intrattenimento culturale.
In occasione della “Notte Piccante” è stato realizzato un nuovo aperitivo, il “Momò. Il nuovo “original drink” è stato creato utilizzando una miscela di bevande, frutta e peperoncino che rimandano ai sapori forti e genuini della nostra terra. “Momò” nell’accezione del termine dialettale catanzarese vuol dire “adesso”, “subito”, con l’augurio che nell’immediato diventi il messaggero in Catanzaro ed oltre i suoi confini di una nuova moda, di un nuovo modo di vivere intensamente la città dal tramonto all’alba. Ma è del tutto evidente che i protagonisti incontrastati della notte saranno gli elementi enogastronomici della nostra tradizione: il peperoncino, il vino e sua maestà…il “morzello”. Le accoglienti trattorie e gli invitanti ristoranti faranno in modo che la pietanza catanzarese, per tutta la notte, all’interno e all’esterno dei locali, sia celebrata come si conviene per la gioia delle decine di migliaia di avventori che decideranno di regalarsi un sano “colpo di vita” partecipando alla kermesse del 29 settembre. Anche i negozi faranno orario no-stop fino al mattino, allestendo le vetrine in tema con offerte particolari.
Non ci sarà una viuzza o una piazzetta del centro storico che non sarà interessata da un qualche evento: iniziative artistiche, culturali, musicali, sportive e mondane. Dal San Giovanni a Santa Barbara, dal Pianicello alla Grecia, ogni angolo del centro sarà piacevolmente interessato da situazioni che oscillano tra il serio ed il faceto. Tutti i musei, i palazzi d’epoca e le chiese storiche della città rimarranno aperti al pubblico per l’occasione e potranno essere visitati con il prezioso supporto di guide professionali che saranno a disposizione dei cittadini per organizzare itinerari guidati ed illustrare agli stessi i preziosi beni artistici in essi custoditi. Importanti concerti sono in programma ininterrottamente in Piazza Duomo; al San Giovanni la danza.

23 settembre 2007

1° Raduno Regionale dei Meetup Calabresi.

DOMENICA 23 SETTEMBRE, ALLE ORE 16.00, PRESSO IL PARCO DELLA BIODIVERSITA' DELLA SCUOLA AGRARIA DI CATANZARO SI TERRA' IL 1° RADUNO REGIONALE DEI MEETUP CALABRESI.


ALL'ORDINE DEL GIORNO:

1) PRESENTAZIONE E CONDIVISIONE DI UN APPROCCIO COMUNE
2) REAZIONE ALLA VICENDA DE MAGISTRIS
3) ORGANIZZAZIONE PINO MASCIARI DAY

19 settembre 2007

La Fish Calabria denuncia una serie di problemi che ancora oggi creano gravi disagi.

"Anche in Calabria, regione in cui pur facendo i salti mortali le Aziende sanitarie hanno applicato il decreto del presidente del consiglio dei ministri, la lotta per l'assegnazione degli insegnanti di sostegno è più che mai attiva". Lo afferma, in un comunicato, il presidente calabrese della Federazione italiana superamento handicap (Fish), Nunzia Coppedé, che evidenzia che "in tutte le province ad alunni con gravi disabilità sono state ridotte drasticamente le ore di sostegno e ad altri alunni non sono proprio state assegnate". "Che gli alunni con disabilità - è scritto nel comunicato - siano inseriti nella scuola di tutti è una conquista indiscutibile, ma che tale inclusione sia tranquillamente garantita, ebbene, questa è un'altra storia". "Il primo giorno di scuola - prosegue Coppedé - è atteso con ansia dagli alunni. Tutti si presentano con il kit (libri, quaderni, penne) e trovano la loro insegnate, la classe, i compagni di scuola. In poche parole sono accolti in ambienti organizzati con punti di riferimento fissi che li aiuteranno a svolgere con stabilità e continuità il programma scolastico annuale". "E' - aggiunge il presidente della Fish - un giorno di gioia per tutti, meno che per molti alunni con disabilità. Infatti il bisogno di servizi di sostegno, quali l'insegnate di sostegno, l'assistente personale, l'assistente educativa, il trasporto e l'aula accessibile, diventano spesso motivi per non garantire una corretta inclusione e di grandi disagi, in alcuni casi di forti tensioni e di violazioni di un diritto esigibile per tutti". "E' difficile capire - prosegue Coppedé - se tutto questo é una conseguenza dei ritardi organizzativi e, quindi, una questione di tempo per risanare le incongruenze, oppure una reale e stabile situazione che si protrarrà per tutto l'anno scolastico. Certo è che il primo giorno di scuola, dopo vent'anni di inclusione scolastica degli alunni con disabilità nella scuola, soffre di lungaggini, disorganizzazione e alcune volte di negazione del diritto". "La Fish Calabria - conclude la nota - dice basta ed è pronta a prendere tutte le misure necessarie nel caso di violazione del diritto comprovata. L'inclusione scolastica degli alunni con disabilità è un diritto esigibile e come tale deve essere garantito a tutti gli alunni fin dal primo giorno di scuola. Invitiamo le famiglie degli alunni con disabilità che subiscono situazioni che mettono a rischio una corretta inclusione scolastica a rivolgersi all'Osservatorio scuola regionale per l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità presso la nostra sede regionale".(ANSA)

11 settembre 2007

Pentedattilo Film Festival 2007

A renderlo noto è il direttore artistico della manifestazione, Emanuele Milasi che nel comunicato stampa diramato continua "noi come ogni anno siamo pronti a darvi il meglio per poter passare assieme a voi una tre giorni di eventi indimenticabili. Venerdì 14, Sabato 15 e Domenica 16 dalle 17.00 alle 24.00 il borgo antico di Pentedattilo si animerà di volti, luci e colori." La manifestazione, nata da una fruttuosa simbiosi d’intenti tra la Ram Digital Film e L’Associazione Pro-Pentedattilo onlus, quest'anno sarà particolarmente ricca di eventi. Partendo dall'idea che un territorio vergine inesorabilmente immutato nell’immaginario collettivo si apre a nuove energie creative succhiandone la linfa vitale, gli organizzatori del Festival hanno voluto dare visibilità all'intero borgo di Pentedattilo. Per questo motivo saranno quattro le postazioni (Casa della Pace, Casa delle Pietre, Casa delle Muse e Chiesa di S. Pietro e Paolo) da dove verranno proiettati, in continuo, i cortometraggi in concorso. Particolari retrospettive mostreranno, ogni giorno, gli aspetti più sconosciuti del mondo del cinema. Previsto anche un in contro col Maestro Vittorio De Seta a cui è dedicata le retrospettiva del primo giorno . La nota di Milasi si conclude con un invito alla partecipazione "per poter condividere ancora una volta momenti magici che solo Pentedattilo e il suo borgo riesce a trasmettere."

Fonte: http://montebelloionico.blogspot.com/

8 settembre 2007

Monitoraggio per la tutela delle tartarughe


(ANSA) - BOVA MARINA (REGGIO CALABRIA), 7 SET - Ne muoiono in seguito alla cattura, per lo piu' accidentale, circa 60 mila ogni anno nel Mediterraneo, quattromila solo nelle acque italiane. Sono le tartarughe Caretta caretta, una specie che rischia di scomparire in tutto il bacino. Parallelamente a un aumento della mortalita' in acqua, e' stato registrato anche un decremento della natalita' nella fase di vita terrestre. Per questo la salvaguardia delle zone di deposizione e' particolarmente necessaria. L'attivita' di ricerca sulle tartarughe Caretta Caretta e' stata illustrata a Bova Marina, nel reggino, nel corso dell'ottava stagione di campo del progetto 'Tarta care Calabria - Monitoraggio e tutela della tartaruga marina Caretta caretta nella piu' importante zona di nidificazione italiana', coordinato dal responsabile scientifico Antonio Mingozzi, professore del dipartimento di Ecologia dell'Universita' della Calabria. ''La minore natalita' della specie - spiega Mingozzi - e' dovuta alla progressiva scomparsa dei siti di deposizione per fenomeni di antropizzazione ed erosione costiera. La pulizia meccanica degli arenili, l'illuminazione artificiale, il transito di fuoristrada, la fruizione turistica e la diffusione di rifiuti e immondizia sono i principali fattori che determinano una diminuzione del numero di nidificazioni nel tratto di costa reggino scelto dalle Caretta caretta''. Il gruppo, composto da otto studiosi, ha svolto un monitoraggio durato tre mesi, della zona compresa tra Capo dell'Armi e Capo Bruzzano. Le nidificazioni accertate nella stagione in corso, sul tratto di costa in oggetto, hanno costituito ben il 90 per cento di tutti i casi italiani. Il lavoro e' consistito nell'individuazione delle tracce lasciate dalla femmina nel momento dell'emersione. Ciascun componente del gruppo ha percorso a piedi, ogni giorno, una quindicina di chilometri, per un totale di circa 500 chilometri nel corso della stagione. Una volta individuate le tracce, gli studiosi hanno determinato quali di queste erano riconducibili a una nidificazione. L'attivita' di ricerca e' stata accompagnata da una tutela e salvaguardia dei nidi a rischio, quelli cioe' che si trovano in arenili maggiormente esposti. Le covate recintate nel corso della stagione sono state otto. Di queste, cinque si sono gia' schiuse. Le altre tre, due a Condofuri e una a Bruzzano, si stanno schiudendo in questi giorni. Alle sette di sera, i nidi sono stati posti sotto osservazione e il monitoraggio, a volte, e' durato fino all'alba. ''In alcuni casi - ha detto Nunzia Mico', del gruppo di lavoro - la schiusa e' sincrona. Un centinaio di piccole tartarughe emergono dal fondo della sabbia e si dirigono verso l'orizzonte piu' chiaro che, in condizioni di completa naturalita', corrisponde al mare. Ecco l'importanza di preservare il nido anche dall'inquinamento luminoso. Le luci artificiali possono disorientare i piccoli, determinandone l'errata direzione con la conseguente morte''. Nel corso dell'incontro di presentazione dei risultati del progetto e' stata rilevata l'importanza di operare una tutela di questo patrimonio ambientale della costa reggina. Il sindaco di Bova Marina, Domenico Zavettieri, ha riconosciuto la potenzialita' della risorsa naturalistica della zona, in quanto puo' contribuire a creare condizioni di sviluppo in un'area depressa sotto il profilo socio-economico. Un'opportunita' che non puo' prescindere da una consolidata coscienza ambientale.

Fonte: Ansa.it

6 settembre 2007

Su spiaggia di Reggio Calabria nate 159 Tartarughine

(ANSA) - REGGIO CALABRIA - Sono in tutto 159 le tartarughe marine nate negli ultimi giorni dai due nidi deposti lungo le spiagge di Reggio Calabria a poca distanza dalla citta'. Lo annunciano in una nota i volontari del Centro turistico studentesco (Cts) che negli ultimi quindici giorni, insieme a biologi e veterinari, hanno accompagnato le piccole tartarughe dal momento della schiusa alla loro entrata in acqua. Nel Cts c'e' ''grande soddisfazione per l'elevato tasso di schiusa superiore al 90% - afferma il Cts - dalle ottantuno uova deposte nel primo nido rinvenuto sulla spiaggia della Sorgente sono stati 75 i tartarughini che hanno preso il largo mentre 6 piu' sfortunati non ce l'hanno fatta. Dalle 90 uova del secondo nido, quello di Punta Pellaro, sono nati invece 84 tartarughini. A determinare il sesso dei neonati - aggiungono dal Cts - ci ha pensato la temperatura: femmine le tartarughe nate dalle uova deposte al calduccio e maschi i piccoli nati da uova esposte a temperature piu' basse''. ''La presenza di questi due nidi - afferma Stefano Di Marco, vicepresidente nazionale del Cts - conferma l'importanza strategica che questa parte della Calabria riveste per la conservazione della tartaruga marina non solo per l'Italia ma per l'intero mediterraneo. E' importante quindi che ci si attivi per garantire a questi animali adeguate misure di salvaguardia che consentano a queste tartarughe di tornare a deporre qui le loro uova. ''Il Centro recupero tartarughe marine di Brancaleone - afferma Domenico Morabito biologo del Cts e responsabile del centro - ha sorvegliato i due nidi giorno e notte, preservandolo da minacce naturali e dall'eccessiva presenza dell'uomo. In particolare, l'aiuto dei pescatori e della popolazione locale si e' rivelato indispensabile per l'attivita' del Centro, che dal 10 giugno ad oggi ha messo in salvo 27 tartarughe''. Quante tartarughine sopravviveranno? Secondo quanto spiega il Cts, statisticamente su mille esemplari nati soltanto uno riuscira' a raggiungere la maturita' sessuale. (ANSA).

Fonte: ANSA.it Ambiente e Territorio