Si vuole che il primo nome della Calabria fosse stato "Aschenazia" dal suo primo abitatore "Aschenez", nipote di Jafet, figlio di Noe'. Egli sarebbe approdato sulla costa dove ora sorge Reggio Calabria, che, a perenne memoria dell'ipotetico avvenimento, ha intitolato a lui una strada: "via Aschenez ".

29 giugno 2007

Turismo: 15 mila giapponesi in arrivo in Calabria.

(ANSA) - CATANZARO, 28 GIU - La Calabria diventa meta dei turisti giapponesi. Per quindici settimane, dal primo settembre, saranno in 15 mila a soggiornare nelle strutture ricettive della regione. 'E' un flusso da attrarre e mantenere', ha detto Nicola Adamo, assessore regionale al Turismo che, a breve, presentera' l'analisi delle previsioni del turismo, 'per posizionare la Calabria nel sistema turistico internazionale'.

27 giugno 2007

Conferenza stampa a Lamezia.

Il movimento dei Ragazzi di Locri "E adesso ammazzateci tutti" e l'associazione Calabrialibre, convocano per la giornata del 27 C.M., alle ore 11.00 presso l' Albergo Grand Hotel Lamezia una conferenza Stampa congiunta, finalizzata a comunicare un'importante iniziativa di carattere Nazionale. Alla luce di tutto quello che ormai appare evidente, le due associazioni auspicano che sia promossa una commissione d'inchiesta Parlamentare sul caso Calabria, per individuare, al di fuori delle questioni giudiziarie, lo stato delle istituzioni, le infiltrazioni delle cosche, come già denunciato da de Sena, la gestione dei fondi comunitari e nazionali, degli appalti, e delle consulenze e assunzioni nell'ambito della pubblica amministrazione e negli enti pararegionali, consorzi, osservatori, e nuclei di valutazione. L'Istituzione di una Commissione speciale, alla quale devono contribuire anche cittadini e magistrati, con compiti di indagine conoscitiva è un atto dovuto, non più procrastinabile, per conoscere realmente lo stato di degrado delle istituzioni Regionali, che vantano il primato del più alto numero di consiglieri e dirigenti indagati. Tutti i giornalisti e gli operatori dell'informazione sono invitati a partecipare.


24 giugno 2007

Nuovo Ecomostro a Copanello?

23 giugno 2007

Quello che si evince, quello che la gente lamenta, per quanto sta accadendo nel territorio del centro jonico, ovvero la realizzazione di un complesso in Località Lamia di Copanello, in un angolo tra i più belli della Calabria (che alcuni, e solo in pochi ritengono sacro sotto il profilo paesaggistico, nonché storico-archeologico) quello che emerge, è che questo territorio risulta sempre offeso.
Questa grave verità certo non è stata focalizzata dall'indagine fatta a riguardo, nei giorni scorsi, da una locale emittente televisiva. Risulta invece, così come spiegato nel corso della trasmissione dal sindaco di Stalettì, Pantaleone Narciso, e del responsabile dell'Ufficio tecnico Beniamino Posca, che la costruzione ha certamente tutti i presupposti tecnici e legali per poter essere realizzata, ovvero è in rispetto del Piano regolatore generale vigente e di ogni altra normativa regionale e di tutela nazionale.
Il sindaco Narciso ritiene che per «evitare il ripetersi di tali eventi, bisognerebbe fare una variante al Piano regolatore». Questo è l'unico aspetto pratico emerso dall'indagine. La gente, però, pur convinta della buona fede di chi costruisce e di chi ha rilasciato le diverse autorizzazioni, si chiede come conciliare il fatto che dopo anni di battaglie per giungere all'abbattimento dell'eco-mostro di Copanello, con ingenti spese dei contribuenti, sorga, a poche decine di metri da questi, magari non con gli stessi presupposti, un complesso che comunque per gran parte dell'opinione pubblica non è in armonia con i luoghi.
E così impotente, in attesa di questa variante, il territorio di Stalettì, pur sottoposto quasi interamente a vincolo paesaggistico, ed in parte ad altri vincoli più specifici; vincolato da leggi, normative che pare trovino sfogo in un detto comune: "fatta la legge trovato l'inganno", dovrà subire ancora, dovrà sempre essere aggredito, per un motivo o per un altro, giustificato o meno: con licenze regolari o meno, con nulla osta regolari o meno. Qualcuno si chiede a cosa siano servite allora, se coscienti di questo, le autorità intervenute ed i ministri, (che si sono succeduti sulla passerella dello spettacolo "eco-mostro") e tutte le loro promesse.
Da quel momento, a loro avviso, il volto della Calabria avrebbe dovuto cambiare. È amaro invece constatare che la cerimonia dell'abbattimento sia stata solo una passerella sulla quale qualcuno potesse mettere in mostra ed distrarre i calabresi da problemi molto più importanti. La gente cerca i politici di turno che rispondano in modo costruttivo e sereno a questa vicenda legata alla distruzione dell'habitat naturale del promontorio di Stalettì, così come della distruzione dei suoi siti archeologici, di monumenti violentati o lasciati all'incuria del tempo.



22 giugno 2007

"Saperi e sapori" per celebrare la Calabria.

Articolo pubblicato da “Corriere.com” edizione on-line del Corriere Canadese il: 2007-06-20

TORONTO - Il grintoso Rino Gattuso e l'affascinante Eleonora Vallone sono gli ospiti d'onore della manifestazione "Saperi e sapori: la Calabria illustre" organizzata dalla Federazione dei calabresi dell'Ontario. «Come negli anni passati celebreremo la cultura, la gastronomia, la bellezza e la ricchezza della Calabria - dice il prof. Domenico Servello, vice-presidente della Federazione e coordinatore dell'evento - siamo onorati di avere qui con noi Rino Gattuso ed Eleonora Vallone, sono due calabresi che hanno dato lustro alla nostra Regione, rispettivamente nel calcio e nel mondo dello spettacolo».
Entrambi saranno il fiore all'occhiello della serata di gala che si terrà domenica 24 giugno alle 19 presso Le Parc Dining and Banquet sita al 20 North Rivermede Rd. di Concord. «La bellezza e il talento della Vallone, attrice, pittrice, giornalista e presentatrice, così come la simpatia e la grinta di Rino Gattuso, che oltre ad essere il fuoriclasse che milita nelle fila del Milan è diventato un'icona dopo la vittoria ai Mondiali in Germania la scorsa estate, sono risaputi - aggiunge il prof. Servello - contattare Gattuso non è stato difficile grazie alla disponibilità del padre Franco che sono andato a trovare a Schiavone, una frazione di Corigliano e che mi ha accolto con grande affetto ed una semplicità unica. Il figlio Rino, poi, ha accettato immediatamente l'invito a venire in Canada assieme alla moglie Monica».
All'inaugurazione della mostra su Raf Vallone, che si terrà lunedì 25 giugno nella Lower Gallery del Columbus Centre (901 Lawrence Ave. W.) alle 19 sarà presente la figlia Eleonora Vallone: «Raf Vallone fu un calciatore, partigiano, giornalista e attore di cinema (compreso quello hollywoodiano) e teatro italiano, la sua combinazione di prestanza fisica, cultura, talento e impegno politico lo resero un personaggio leggendario - spiega il prof. Servello - l'ingresso alla mostra, che è a cura del prof. Salvatore Luciani della Regione Calabria, è gratuito».
Una conferenza e serata letteraria sarà l'appuntamento di mercoledì 27 giugno nell'ambito della settimana dedicata ai "Saperi e sapori: la Calabria illustre": anche questo evento si terrà nella Lower Gallery del Columbus Centre. «Sarà l'assessore provinciale Domenico Dominelli a parlare sul tema Turismo e prodotti agro alimentari del Vibonese - anticipa il coordinatore dell'intera manifestazione - seguirà quindi la lettura di poesie e canti in vernacolo da parte dei giovani e dei meno giovani che vorranno intervenire».
Sarà con la proiezione di un film di Raf Vallone, il 28 giugno al Columbus Centre alle 20, che la settimana dedicata alla Calabria chiuderà per quest'anno i battenti: «Con tutta probabilità verrà proiettato Il cammino della speranza, film del 1950 di Pietro Germi nel quale Vallone riesce ad imporsi come uno fra gli attori più importanti del neorealismo - aggiunge Servello - fu proprio in seguito a questo film che Vallone decise di dedicarsi unicamente al cinema iniziando una carriera sfolgorante anche a livello internazionale a fianco di star hollywoodiane. Fu l'unico attore italiano, tra l'altro, a divenire socio dell'Academy of Motion Picture che decide l'assegnazione degli Oscar».
La presenza a Toronto di Rino Gattuso ed Eleonora Vallone, la mostra su Raf Vallone, le conferenze e la serata di gala sono gli eventi salienti della manifestazione nata per celebrare sia la ricchezza cultura le sia i personaggi che con il loro talento, la loro classe e la simpatia, danno lustro alla Calabria.
Per acquistare i biglietti per la serata di gala del 24 giugno telefonare al prof. Domenico Servello al
416-670-8494.

21 giugno 2007

I lavoratori calabresi scendono in piazza contro il governo regionale.

Migliaia di lavoratori sono scesi in piazza a Catanzaro in occasione dello sciopero generale regionale indetto da Cgil, Cisl e Uil . Contrastanti i dati relativi alla presenza in piazza: secondo i sindacati a Catanzaro ci sono oltre 40.000 lavoratori mentre per la Questura i manifestanti oltre 15.000 persone.
''Qui a Catanzaro c'e' la Calabria che non si rassegna al declino della regione, che insiste correttamente perche' possa avere un futuro: quella di oggi e' una manifestazione che dice al governo regionale che i calabresi non sono soddisfatti di questi due anni di amministrazione e che quindi bisogna cambiare''. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, in testa al corteo della manifestazione indetta dai sindacati a Catanzaro, per protestare contro l'operato della giunta regionale calabrese.
''A noi non interessa chi c'e' e chi non c'e' a questa manifestazione - ha proseguito Epifani, commentando la presenza dei principali esponenti di alcune forze politiche che sostengono la maggioranza che amministra la Regione Calabria - interessa quello che vogliamo noi ed i messaggi che mandiamo a tutta la Calabria, al governo calabrese, alle amministrazioni, agli imprenditori ed alle persone calabresi, e cioe' che non bisogna rassegnarsi''.

Replica del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero

“Ritengo che non meritassi lo sciopero anche se devo apprezzare i toni che sono stati di grande civiltà. Lo dimostrerò con i fatti. Tra una decina di giorni porterò all’attenzione della stampa e dei calabresi le cose importanti che questa Giunta regionale ha fatto. È giusto che i calabresi sappiano la verità. Se uno vede lo sciopero, poi vede tante altre cose è portato a pensare che qua le cose vadano tutte male. Io non penso che vadano tutte bene, ma ci sono cose che abbiamo costruito, magari non avendo uno straordinario strumento di comunicazione, che secondo me incideranno in maniera profonda nella vita dei prossimi anni di questa regione. Non dico che la stampa è contro. Diciamo che c’è una tendenza che alimenta la gestualità della stampa. Ciò vuol dire che magari siamo in una fase critica e tutto quello che c’è di positivo finisce per essere politicizzato. Alla conferenza stampa porterò le cifre e chiederò, come sempre fatto, di essere interrotto per i chiarimenti se c’è qualcosa di artato, di esagerato nelle mie parole. Sono stato a Roma con Rubbia, con il ministro Pecoraro Scanio per presentare alla stampa europea la prima centrale solare che si farà in Italia e si farà qua. Non è un caso”.

18 giugno 2007

Fattorie aperte in Sila.

Immagine tratta da: www.parcosila.it


Ho appena visto sul sito degli amici di "Calabria Libre", lo spot pubblicitario sulle Fattorie Silane. Penso sia giusto e doveroso pubblicizzare le Fattorie esistenti da generazioni all'interno del Parco Nazionale della Sila che hanno deciso si aprire le porte ai turisti per far conoscere le fasi della lavorazione, i valori e la qualità dei loro prodotti.


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13 giugno 2007

Torre Melissa: resti di un Tempio Ellenico salvati dalla distruzione.

A Torre Melissa in provincia di Crotone, i Carabinieri di Cosenza hanno salvato dalla distruzione un tempio ionico-dorico di età ellenistica rinvenuto per caso in un cantiere per la costruzione di un complesso turistico che lo avrebbe sepolto. La notizia è stata data il 12 giugno dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) in una conferenza stampa al quale ha partecipato anche il ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli. I responsabili della costruzione anziché denunciare il ritrovamento, stavano facendo sparire 50 reperti di varia natura (colonne, capitelli, mosaici e frammenti vari) trasportandoli in un villaggio turistico della zona dove venivano utilizzati come arredamento, per procedere con la posa delle fondamenta. Grazie a pedinamenti e sorvoli sulla zona con elicotteri i Carabinieri sono riusciti a fermare le costruzioni, sequestrando il cantiere - che era dotato di tutte le autorizzazioni necessarie - e segnalando due persone all'autorità giudiziaria per danneggiamento e illecito impossessamento di beni archeologici. Il sovrintendente Pietro Guzzo ha spiegato che “si tratta di un grosso edificio pubblico decorato da colonne scanalate di ordine ionico, con una trabeazione sormontata da un fregio a metope e triglifi di tipo dorico”.
"Si tratta di un ritrovamento molto importante. L'intervento ci permetterà di salvare un'area archeologica che potrebbe riservare delle grandi sorprese, un grande interesse di valorizzazione e anche un'opportunità di studio e di turismo", ha detto Rutelli al termine della conferenza.

10 giugno 2007

Centrale termoelettrica alle porte di Catanzaro



Quando mi trasferii a Milano, ormai quasi dieci anni fa, tra le cose che mi mancavano della mia terra e soprattutto di Catanzaro, c'era sicuramente il clima che costituisce a ragione una delle risorse che ci invidiano un po' tutti. Ci invidia soprattutto chi, purtroppo come me è costretto a vivere in una zona ad alto inquinamento atmosferico. Da mesi seguo la vicenda della Centrale Termoelettrica Edison di Simeri Crichi alle porte di Catanzaro nella speranza che qualche “politico”si interessi del problema (anche se penso che ormai sia tardi) bloccando la costruzione del “mostro” che porterà si qualche posto di lavoro, ma porterà anche e soprattutto tantissimo inquinamento. Il problema a mio parere doveva essere risolto all'inizio; i politici locali non dovevano permettere la costruzione della centrale a maggior ragione se il terreno su cui è stato costruito il tutto era di proprietà comunale. Cosa simile volevano fare nella cittadina alle porte di Milano in cui vivo attualmente. Qualche amministratore locale, approfittando del problema di bonifica che incombe su un'area inquinata dagli scarichi di una precedente fabbrica, voleva far sorgere su quell'area una Centrale Termoelettrica. La società che avrebbe costruito la Centrale si sarebbe accollato i costi della bonifica. Movimentazione generale dei cittadini, costituzioni di comitati che hanno prodotto quanto sperato: la Centrale Termoelettrica non sorgerà più grazie anche alle amministrazioni comunali attuale e precedente che hanno scongiurato quel pericolo. Cosa che non può più essere a Simeri Crichi come ho potuto leggere su sul sito "Catanzaro Turbolenta". Riporto di seguito integralmente quanto letto in quanto fa capire cosa succederà da qui a poco:

“Sta per entrare in funzione, in località S. Francesco di Simeri Crichi, alle porte di Catanzaro, una centrale termoelettrica EDISON alimentata a gas metano, fonte energetica non rinnovabile al pari del petrolio. La centrale è stata autorizzata con decreto ministeriale 10.05.2002 n° 7127.
L’impianto avrà una potenza di 800 MW (800 milioni di Watt) e produrrà nelle 8.000 ore di funzionamento annue circa 6.400.000 MWh usufruendo di sovvenzioni pubbliche derivanti da agevolazioni assegnate all’energia prodotta da fonti rinnovabili o assimilate (i famigerati CIP6 o certificati verdi). La centrale termoelettrica brucerà oltre 1 miliardo di metri cubi di metano all’anno, un consumo di 50 volte superiore a quello dell’intera città di Catanzaro che nell’anno 2001 ne ha consumato poco meno di 20 milioni di metri cubi (FONTE ISTAT).
La centrale in un solo anno immetterà in atmosfera circa 1.700 tonnellate di ossidi di azoto, 2.272.000 tonnellate di anidride carbonica, 1.500 tonnellate di ossidi di zolfo e 600 tonnellate di particolato atmosferico della frazione più´ grossolana (PM10). Queste sostanze rilasciate in atmosfera svilupperanno particolato secondario ed ozono. In particolare il raggio d’azione del particolato in presenza del quale sono opportune alcune cautele, può raggiungere le centinaia di chilometri in linea d’aria, essendo direttamente proporzionale alla velocità ed alla direzione dei venti ed al tempo di stazionamento in atmosfera. Il particolato atmosferico è costituito da particelle inorganiche talmente piccole da poter essere inalate e, attraverso gli alveoli polmonari, assorbite dal sangue che può veicolarle verso ogni organo o tessuto del corpo umano dove, accumulandosi, possono dar luogo a processi flogistici e degenerativi meglio noti con il nome di nanopatologie fenomeno fatto oggetto di indagine scientifica.
La UE (Unione Europea), nell’ambito degli studi sull’inquinamento atmosferico e del programma Aria Pulita per l’Europa (Clean Air For Europe) ha stimato in 348.000 morti premature e 21.400 casi di decessi dovuti all’ozono i costi annui dei danni da esposizione a queste sostanze (informazioni sull'inquinamento atmosferico). Il dibattito sull’impatto ambientale causato dall’insediamento di una centrale turbogas in territori dove non preesistono installazioni similari si è acceso negli ultimi anni in conseguenza del proliferare di queste centrali e della costituzione di numerosi comitati che si oppongono alla loro installazione ed ai danni causati.
Esistono sistemi tecnologici, frutto di ricerche cofinanziate, fra gli altri, anche da EDISON (ricerche) come la riduzione catalitica selettiva, i catalizzatori di ossidazione, l’abbattimento in torre di raffreddamento ed i reattori SCONOx che consentono un abbattimento delle emissioni inquinanti e della successiva formazione di particolato secondario ed ozono.
Il D.Lgs. 4.8.1999 n. 351 in attuazione della direttiva 96/62/CE sulla qualità dell’aria ambiente pone tra i suoi obiettivi il mantenimento della qualità dell’aria ambiente laddove è buona ed il miglioramento negli altri casi.
In Calabria, risultano ad oggi autorizzate almeno altre cinque centrali simili: Altomonte (Cs) già operativa, Scandale (Kr), Pianopoli (Cz), San Ferdinando d’Aspromonte (Rc) e Rizziconi (Rc) : se si moltiplicano i fattori inquinanti per il numero di centrali previste e si rapporta il raggio d’azione alle condizioni dei luoghi ed ai venti prevalenti non sarà difficile immaginare un impatto disastroso sulla qualità dell’aria ambiente dell’intera regione con pesanti ricadute anche sull’agricoltura e sul turismo”.

8 giugno 2007

"Calabria Wine Days '07"

Immagine tratta da: "Blog alla deriva"

Dal 9 all'11 giugno si terrà a Lamezia Terme la seconda edizione del "Calabria Wine Days”.
Intenditori e amanti del buon vino potranno sorseggiarlo lentamente, magari passeggiando per strade, piazze e vicoli del suggestivo centro storico calabrese.
Il “Calabria Wine Days ‘07” può ben definirsi la prima e più importante "vetrina" del panorama enologico regionale; “gli appassionati”, si legge in una nota degli organizzatori, “avranno la possibilità di incontrare e conoscere da vicino i migliori produttori di tutta la regione: dai grandi nomi del Cirotano e del Lametino, alle storiche cantine delle province di Cosenza e Reggio, alle aziende emergenti, guidate per lo più da giovani e donne, sicure promesse dell’enologia meridionale".La tre giorni lametina vedrà, dunque, protagonisti assoluti i vini dal Pollino allo Stretto; ma in primo piano ci saranno anche la terra, il paesaggio e i vigneti e, con le loro storie, uomini e donne del mondo enologico regionale e i sommelier di tutte e cinque le province. La manifestazione è promossa dall’Associazione Italiana Sommeliers della Calabria e dal Comune di Lamezia Terme, in collaborazione con l’Ordine regionale dei Giornalisti, con l’Assessorato regionale al Turismo e l’Associazione interparlamentare “Luigi Veronelli” e col contributo dell’Unione regionale delle Camere di Commercio.


6 giugno 2007

Palazzo Arnone: Argenti di Calabria Testimonianze Meridionali dal XV al XIX secolo.

Ho sentito l'esigenza, leggendo un articolo su e.files - il giornale di BocconiLab - di riportarlo integralmente. Come sempre ho cercato sul web altre fonti riguardo la mostra "Argenti di Calabria" che linkerò alla fine del post dove trovare altre notizie e foto interessanti. Mi ha fatto molto piacere leggere sul sito dell'Università Bocconi l'interessamento per la nostra regione al punto, come detto, di postarlo integralmente.

Articolo scritto da Francesco Elli su e.files - il giornale di BocconiLab -

Calabria, tra argento e devozione A Cosenza, una mostra espone 180 tesori enigmatici e affascinanti, in un significativo percorso nel sacro che testimonia la ricchezza, in tutti i sensi, della fede Argenti sacri di Calabria, testimoni inaspettati e poco conosciuti di una storia secolare non nota a molti ma ricca di fascino, dove protagonisti nascosti sono artefici straordinari e committenti raffinati e facoltosi. Croci e ostensori, calici e reliquiari, pissidi, mante, ferule vescovili, turiboli, busti e sontuose statue: sono proprio questi i preziosi protagonisti della mostra Argenti di Calabria-Testimonianze meridionali dal XV al XIX secolo, organizzata dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Calabria e curata dal Soprintendente Salvatore Abita, in corso a Palazzo Arnone di Cosenza e prorogata fino al 31 agosto. Una mostra che non solo espone al pubblico parte dei capolavori che compongono l’ingentissimo patrimonio della diocesi della Calabria, ma che rendono anche testimonianza della storia e delle stratificazioni culturali di una terra dalle molteplici identità. Studiando le splendide croci del Quattrocento, per esempio, si possono notare gli influssi dei modelli formali diffusi e formati a Napoli, così come il significativo apporto delle officine di Abruzzo, Lucania e Puglia. Stesso discorso si può fare per lo stupendo calice d’oro della Cattedrale di Cosenza che rivela una matrice stilistica che sintetizza il ricco e variegato intreccio della Napoli di età aragonese. Ma lungo il percorso di questa preziosa esposizione, anche ciò che non è presente porta la sua testimonianza: la mancanza, per esempio, di alcune delle più significative statue cinquecentesche, come il San Vitaliano di Catanzaro e il busto reliquiario di San Bruno della Certosa di Serra San Bruno, dicono di quanto forte sia la devozione locale che tenacemente protegge questi tesori nei luoghi in cui attorno ad essi è cresciuto un culto che rende testimonianza di una ricchezza che va al di là di quella, pur mirabile, visibile agli occhi: quella della fede e della devozione.


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Palazzo Arnone: Argenti di Calabria Testimonianze Meridionali dal XV al XIX secolo.

Ho sentito l'esigenza, leggendo un articolo su e.files - il giornale di BocconiLab - di riportarlo integralmente. Come sempre ho cercato sul web altre fonti riguardo la mostra "Argenti di Calabria" che linkerò alla fine del post dove trovare altre notizie e foto interessanti. Mi ha fatto molto piacere leggere sul sito dell'Università Bocconi l'interessamento per la nostra regione al punto, come detto, di postarlo integralmente.

Articolo scritto da Francesco Elli su e.files - il giornale di BocconiLab -

Calabria, tra argento e devozione A Cosenza, una mostra espone 180 tesori enigmatici e affascinanti, in un significativo percorso nel sacro che testimonia la ricchezza, in tutti i sensi, della fede Argenti sacri di Calabria, testimoni inaspettati e poco conosciuti di una storia secolare non nota a molti ma ricca di fascino, dove protagonisti nascosti sono artefici straordinari e committenti raffinati e facoltosi. Croci e ostensori, calici e reliquiari, pissidi, mante, ferule vescovili, turiboli, busti e sontuose statue: sono proprio questi i preziosi protagonisti della mostra Argenti di Calabria-Testimonianze meridionali dal XV al XIX secolo, organizzata dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Calabria e curata dal Soprintendente Salvatore Abita, in corso a Palazzo Arnone di Cosenza e prorogata fino al 31 agosto. Una mostra che non solo espone al pubblico parte dei capolavori che compongono l’ingentissimo patrimonio della diocesi della Calabria, ma che rendono anche testimonianza della storia e delle stratificazioni culturali di una terra dalle molteplici identità. Studiando le splendide croci del Quattrocento, per esempio, si possono notare gli influssi dei modelli formali diffusi e formati a Napoli, così come il significativo apporto delle officine di Abruzzo, Lucania e Puglia. Stesso discorso si può fare per lo stupendo calice d’oro della Cattedrale di Cosenza che rivela una matrice stilistica che sintetizza il ricco e variegato intreccio della Napoli di età aragonese. Ma lungo il percorso di questa preziosa esposizione, anche ciò che non è presente porta la sua testimonianza: la mancanza, per esempio, di alcune delle più significative statue cinquecentesche, come il San Vitaliano di Catanzaro e il busto reliquiario di San Bruno della Certosa di Serra San Bruno, dicono di quanto forte sia la devozione locale che tenacemente protegge questi tesori nei luoghi in cui attorno ad essi è cresciuto un culto che rende testimonianza di una ricchezza che va al di là di quella, pur mirabile, visibile agli occhi: quella della fede e della devozione.


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5 giugno 2007

Codex Purpureus Rossanensis

Il "Codex Purpureus Rossanensis", custodito nel Museo Diocesano d’Arte Sacra di Rossano, rappresenta una delle più alte espressioni di arte bizantina nel mondo. E’ un evangelario greco, in pergamena rosso porpora, scritto con inchiostro d’oro e d’argento, impreziosito da 15 splendide miniature, che illustrano i momenti più significativi della vita e della predicazione di Gesù.
Il manoscritto si compone di 188 fogli contenenti il testo greco dei Vangeli di Matteo e Marco ( gli altri due sono andati perduti), ed una lettera di Eusebio a Carpiano.
Il "Codex Purpureus Rossanensis" fu ritrovato nel 1879 dopo essere rimasto nascosto per secoli nel tesoro della Cattedrale; è stato poi lanciato all'attenzione della cultura mondiale nell'ultimo ventennio di quel secolo ad opera soprattutto degli studiosi tedeschi O. Von Gebhart e A. Harnack.
Il manoscritto, mutilo ed anonimo, indubbiamente la testimonianza più rappresentativa e preziosa di Rossano "la Bizantina", è per molti versi un “unicum” per antichità, rarità, ampiezza, utilizzo di materiali preziosi; è, rispetto ai codici miniati di Parigi, Vienna e Londra, quello più ampio e meglio conservato. La sua unicità' e antichità' ne fanno indubbiamente un documento di valore inestimabile e riesce a catalizzare l'attenzione e l'interesse dei visitatori e degli studiosi di tutto il mondo.


4 giugno 2007

Pizzo Calabro: Castello, Tartufo e Chiesa di Piedigrotta.

Pizzo: Chiesa di Piedigrotta

Molti anni fa un mio amico mi suggerì di visitare la Chiesa di Piedigrotta, situata nella periferia di Pizzo Calabro. Ebbene non passò molto tempo e accolsi l’invito. Dalla strada statale scesi fin sulla spiaggia e mi trovai davanti un’opera d’arte unica nel suo genere. La Chiesetta fu scavata nella roccia di tufo, alla fine del 1600, da alcuni naufraghi napoletani, come ringraziamento alla Madonna del pericolo scampato. Nel secolo scorso Angelo e Alfonso Barone scolpirono statue e raffigurarono nel tufo, le fasi più rappresentative della vita di Cristo, dalla nascita alla morte. In seguito praticarono delle aperture – finestre ben studiate, dalle quali i raggi solari, filtrando all’interno, creano atmosfere cangianti e suggestive.
Molto caratteristici sono i vicoli ricchi di negozi in cui trovare, tra le altre cose, gli oggetti dell’artigianato locale; arrivai poi sulla piazza principale dove ho potuto apprezzare il gelato che ha reso famosi i maestri gelatai pizzitani, il Tartufo. Si tratta di un gelato al gusto di nocciola e cioccolato, ricoperto da cacao in polvere, dalla forma sferica che richiama appunto il tartufo. Dalla piazza, dopo aver ammirato il paesaggio meraviglioso del golfo di Sant’Eufemia, andai a visitare il Castello Aragonese reso famoso dal fatto che in quel posto fu imprigionato e giustiziato il Re di Napoli Gioacchino Murat. Mi affascinarono proprio le testimonianze e le ricostruzioni della prigionia e della fucilazione del cognato di Napoleone Bonaparte. Il Castello fu costruito nel 1492 da Ferdinando I d' Aragona, presenta una forma quadrangolare circondata da un lato da un profondo fossato, e dall'altro dal mare.

3 giugno 2007

Rosanna Scopelliti: "una Fondazione per non dimenticare il sacrificio di mio padre".



Integralmente tratto da: Rete per la Calabria



Reggio Calabria, 16 maggio 2007

Nascerà presto una fondazione antimafia intitolata al giudice Antonino Scopelliti, Sostituto procuratore di Cassazione, ucciso a Campo Calabro (Rc) il 9 agosto 1991. Ad annunciarne la nascita è la figlia ventitreenne dell’Alto Magistrato, Rosanna. “Papà voleva bene ai calabresi – ha detto - infatti quando scendevamo in Calabria da Roma si sentiva protetto al punto da non volere la scorta perché diceva che era ‘uno status symbol’.

Rosanna Scopelliti annuncia inoltre di aver già avviato da qualche mese la burocrazia legale necessaria per la costituzione della Fondazione, che avrà sede certamente a Campo Calabro, città natale del compianto giudice. “Campo Calabro è il paese che ha visto nascere e morire papà, ed è giusto che sia lì la sede della Fondazione, magari in un locale di proprietà del Comune, altrimenti se ciò non fosse possibile affitteremo un basso, una stanza, un appartamento”.

Tra gli obiettivi della futura fondazione primo fra tutti il “sostegno, anche con supporto legale gratuito e sussidi economici, a tutte le famiglie colpite dalla violenza mafiosa e dal fuoco della ‘ndrangheta” e “l’educazione, la sensibilizzazione dei giovanissimi alla cultura della legalità, attraverso progetti POF e borse di studio per scuole elementari, medie e superiori finanche a premi per tesi di laurea e di dottorato di ricerca”.

Da parte di Rosanna Scopelliti un invito, infine, soprattutto ai cittadini di Campo Calabro. “Ho appreso con vivo interesse dalla stampa locale che alcuni concittadini di papà si chiedono come mai a Campo non ci sia alcuna associazione o fondazione dedicata alla sua memoria, ed a loro mi rivolgo: la Fondazione sta nascendo; aiutatemi, aiutateci a far sì che sia non sia solo un modo per ricordare ma una casa-laboratorio sempre aperta ai bisogni della gente, soprattutto degli ultimi, dei dimenticati, di chi pensa che l’unica soluzione ai suoi problemi sia arrendersi allo ‘ndranghetista di turno anziché credere nello Stato e nella Giustizia, per i quali mio padre ha scelto di rimetterci la propria stessa vita”.

La Fondazione ha già registrato un proprio sito internet (in corso di ultimazione) raggiungibile all’indirizzo http://www.fondazionescopelliti.it/

Una probabile data per l’ufficializzazione e l’inaugurazione della Fondazione è quella del 9 agosto prossimo, in occasione delle manifestazioni per il sedicesimo anniversario dall’assassinio Scopelliti, alle quali parteciperanno diverse personalità regionali e nazionali di alto rilievo istituzionale, religioso e civile.

Teatro: Festival Magna Graecia in Calabria

Anfiteatro Scolacium

Dal 16 luglio al 19 agosto si terrà in Calabria la quarta edizione del Festival Magna Graecia Teatro con nomi di grande richiamo come Ornella Vanoni che aprirà la rassegna, Paola Pitagora, Giovanna Marini, Edoardo Sanguineti che proporrà al grande pubblico in forma di recital testi originali ispirati alle suggestioni degli 11 siti archeologici teatro delle 38 produzioni in programma. Infatti, quest’anno il “Magna Graecia Teatro”, curata dal direttore artistico, regista e attore Giancarlo Cauteruccio, sarà di scena in forma itinerante all’interno di suggestivi siti archeologici: Ruderi di Cirella, Tempio di Marasà, parco Scolacium di Roccelletta di Borgia, sono solo alcuni degli undici siti archeologici in cui si terrà la rassegna. Così la Calabria rilancia il suo Magna Graecia Teatro con il sostegno del ministro dei beni culturali Francesco Rutelli che, nel presentare l’iniziativa insieme con l’assessore alla cultura della Calabria Sandro Principe, ha sottolineato la valenza artistica,civile e culturale del Festival: ''Un messaggio positivo da una terra come la Calabria che ha una ricchezza meravigliosa e tante sofferenze attraverso la cultura, mettendo insieme il teatro, le opportunità di grande comunicazione con il pubblico e la riscoperta di alcuni tra i siti archeologici più belli del Mediterraneo ''. “E' un segno di speranza, un messaggio tutto positivo che viene dalla Calabria” - spiega il ministro presentando l'iniziativa - “Troppe volte i messaggi sono negativi e danno soprattutto ai giovani calabresi un’idea di sfiducia. Ecco il perché di grandi personaggi della cultura, dell'impegno diretto del nostro ministero, di eventi che legano alcune delle località archeologiche più belle del mediterraneo, arte contemporanea e grande teatro”.


Anfiteatro Scolacium

Dal 16 luglio al 19 agosto si terrà in Calabria la quarta edizione del Festival Magna Graecia Teatro con nomi di grande richiamo come Ornella Vanoni che aprirà la rassegna, Paola Pitagora, Giovanna Marini, Edoardo Sanguineti che proporrà al grande pubblico in forma di recital testi originali ispirati alle suggestioni degli 11 siti archeologici teatro delle 38 produzioni in programma. Infatti, quest’anno il “Magna Graecia Teatro”, curata dal direttore artistico, regista e attore Giancarlo Cauteruccio, sarà di scena in forma itinerante all’interno di suggestivi siti archeologici: Ruderi di Cirella, Tempio di Marasà, parco Scolacium di Roccelletta di Borgia, sono solo alcuni degli undici siti archeologici in cui si terrà la rassegna. Così la Calabria rilancia il suo Magna Graecia Teatro con il sostegno del ministro dei beni culturali Francesco Rutelli che, nel presentare l’iniziativa insieme con l’assessore alla cultura della Calabria Sandro Principe, ha sottolineato la valenza artistica,civile e culturale del Festival: ''Un messaggio positivo da una terra come la Calabria che ha una ricchezza meravigliosa e tante sofferenze attraverso la cultura, mettendo insieme il teatro, le opportunità di grande comunicazione con il pubblico e la riscoperta di alcuni tra i siti archeologici più belli del Mediterraneo ''. “E' un segno di speranza, un messaggio tutto positivo che viene dalla Calabria” - spiega il ministro presentando l'iniziativa - “Troppe volte i messaggi sono negativi e danno soprattutto ai giovani calabresi un’idea di sfiducia. Ecco il perché di grandi personaggi della cultura, dell'impegno diretto del nostro ministero, di eventi che legano alcune delle località archeologiche più belle del mediterraneo, arte contemporanea e grande teatro”.